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Epidemia di polmoniti nei bimbi Cina, Vaia (Ministero della Salute): “Nessun nuovo misterioso virus”

Francesco Vaia, direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute, sull’aumento delle polmoniti nei bambini in Cina ed ora anche in Francia e nei Paesi Bassi: “In Italia nessun allarme, i presidi terapeutici che abbiamo sono sufficienti per combattere queste polmoniti da micoplasma e virus respiratori”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre anche in alcuni paesi europei, come la Francia e i Paesi Bassi, si segnala un aumento delle polmoniti nei bambini già registrate nelle scorse settimane in Cina, il Ministero della Salute è intervenuto per rassicurare sul fatto che in Italia non c'è alcun allarme.

Lo ha fatto attraverso le parole di Francesco Vaia, direttore generale Prevenzione, che a margine dell'evento "InnovaCtion – Ricerca, innovazione e cambiamento per la salute del futuro", promosso a Roma da Gsk, ha spiegato: "Siamo in inverno e le malattie respiratorie crescono. Dalla Cina e dalla Francia sono arrivate segnalazioni di un aumento di casi di polmoniti. L'Oms ha immediatamente riferito che non c'era bisogno di mettere in campo nessuna misura e ha detto che non sono necessarie misure di emergenza. In Italia poi non c'è nessun allarme, i presidi terapeutici che abbiamo sono sufficienti per combattere queste polmoniti da mycoplasma e virus respiratori. Ribadisco che non c'è nessuna mutazione del virus Covid o nuovo misterioso virus".

Francesco Vaia.
Francesco Vaia.

Anche l'Istituto superiore di Sanità era intervenuto venerdì scorso in merito all'aumento anomali di malattie respiratorie pediatriche registrato in alcune zone della Cina, specificando che "il sistema di sorveglianza RespiVirNet attualmente operativo monitora l'andamento delle infezioni respiratorie simil-influenzali nel paese. Il sistema consente di rilevare eventuali anomalie negli andamenti osservati rispetto a quanto usualmente rilevato nello stesso periodo di anni precedenti su tutto il territorio nazionale".

Rassicurazioni sono arrivate pure dalla Francia. A Parigi le consultazioni per questa infezione sono cresciute del 36% tra gli under 15 negli ultimi giorni. Sotto accusa, però, non è un virus ma il ritorno di un batterio scomparso durante la pandemia, cioè il Mycoplasma pneumonia, che sarebbe anche responsabile, almeno in parte, dell’esplosione delle malattie respiratorie in Cina.

"Dallo scorso mese di aprile c’è un aumento della circolazione mondiale di Mycoplasma pneumoniae, in particolare, in Asia, ma anche in Europa", ha spiegato Alexandre Bleibtreu, membro della Société de pathologie infectieuse de langue française (Spilf), il quale ha aggiunto: "Non siamo in una situazione simile al Covid. Si tratta solo della ricomparsa di un patogeno noto".

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Per quanto riguarda i Paesi Bassi, l’Istituto di ricerca Nivel (Netherlands Institute for Health Services Research) di Utrecht ha parlato di "un numero sorprendente di bambini e giovani affetti da polmonite", se confrontato con gli anni precedenti, anche prima del Covid. "Il numero di bambini di età compresa tra 5 e 14 anni affetti da polmonite è aumentato a 103 su 100.000 (dati relativi alla settimana del 13-19 novembre 2023). Al suo apice, lo scorso anno, ce n’erano 58 su 100.000".

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