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Epidemia di polmonite nei bambini in Cina, il Ministero della Salute: “Nessun allarme, monitoriamo”

Sull’epidemia di polmoniti pediatriche registrata a Pechino e in altre città nel Nord della Cina è intervenuto Francesco Vaia, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute: “Nessun allarme, monitoriamo attentamente in stretto raccordo con le istituzioni internazionali”.
A cura di Ida Artiaco
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Il ministero della Salute ha rassicurato sul un focolaio di polmoniti che colpiscono i bambini con cui gli ospedali di Pechino e del Nord della Cina stanno facendo i conti. Si tratta di una vera e propria ondata di infezioni respiratorie all'alba del primo inverno senza misure restrittive anti-Covid.

Ministero Salute: "Nessun allarme polmoniti pediatriche in Cina"

Sulla questione è infatti intervenuto oggi Francesco Vaia, direttore generale Prevenzione del Ministero della Salute, che ha rassicurato: "Nessun allarme sul tema delle malattie respiratorie pediatriche in Cina, che stiamo monitorando attentamente in stretto raccordo con le istituzioni internazionali".

Sempre oggi l'Istituto Superiore di Sanità in merito all'aumento anomali di malattie respiratorie pediatriche registrato in alcune zone della Cina ha fatto sapere che "il sistema di sorveglianza RespiVirNet attualmente operativo monitora l'andamento delle infezioni respiratorie simil-influenzali nel paese. Il sistema consente di rilevare eventuali anomalie negli andamenti osservati rispetto a quanto usualmente rilevato nello stesso periodo di anni precedenti su tutto il territorio nazionale".

Cosa sappiamo sulle polmoniti nei bambini in Cina

Nelle ultime settimane i Cina i tempi di attesa per vedere i medici si sono allungati, con centinaia di pazienti in coda in alcuni ospedali pediatrici nelle principali città della parte settentrionale del Paese del Dragone, secondo quanto riferito dalla CNN.

Un funzionario dell’ospedale pediatrico di Pechino ha dichiarato martedì ai media statali che l’attuale media di oltre settemila pazienti al giorno "supera di gran lunga la nostra capacità". Sabato il più grande ospedale pediatrico nella vicina Tianjin ha battuto ogni record, accogliendo più di 13mila bambini nei suoi reparti ambulatoriali e di emergenza, secondo un organo statale locale.

Funzionari sanitari hanno affermato che le tipiche malattie stagionali, tra cui l’influenza e il virus respiratorio sinciziale (RSV), nonché la polmonite da mycoplasma – un’infezione batterica che in genere causa infezioni lievi e colpisce comunemente i bambini – sono le cause principali delle polmoniti registrate.

La posizione dell'OMS e i chiarimenti chiesti a Pechino

La situazione in Cina aveva sollevato preoccupazione a livello mondiale dopo che mercoledì l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiesto al governo di Pechino di fornire maggiori informazioni sull’aumento delle malattie respiratorie e "ha segnalato cluster di polmoniti non diagnosticate nei bambini", citando un post del sistema di sorveglianza open source ProMED, che ha emanato una nota parlando di febbre alta e tracce nei polmoni dei bambini, ma senza tosse.

Dopo aver parlato giovedì con funzionari sanitari cinesi, l'OMS ha affermato che i dati indicano un aumento delle visite ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri di bambini a causa della polmonite da mycoplasma a maggio e delle comuni malattie stagionali RSV, adenovirus e virus dell'influenza a partire da ottobre. "Alcuni di questi rialzi sono avvenuti prima nella stagione rispetto a quanto storicamente sperimentato, ma non inaspettati data la revoca delle restrizioni Covid-19, come già accaduto in altri paesi", ha affermato l’OMS, che ha aggiunto che secondo le autorità cinesi "non è stato rilevato alcun agente patogeno insolito o nuovo o presentazioni cliniche insolite".

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