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Epatite acuta nei bambini, cosa sappiamo: le ultime notizie

Epatite sconosciuta, come sta il bimbo di Prato ricoverato a Roma: “Al momento escluso il trapianto”

Per il bimbo di Prato, ricoverato all’ospedale Bambino Gesù di Roma con epatite di origine sconosciuta, la situazione è “stabile e sotto controllo”.
A cura di Susanna Picone
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Sono stabili le condizioni del bambino di Prato ricoverato a Roma all’Ospedale Bambino Gesù con una epatite di origine sconosciuta. “Situazione stabile e sotto controllo” fanno sapere dall’ospedale. Al momento non c’è indicazione per il trapianto. Le analisi finora effettuate hanno escluso le origini note della malattia e sono negativi anche i primi esami virologici per l'adenovirus. "L'episodio di epatite acuta resta quindi ancora di natura da definire, come ne capitano diversi ogni anno", è quanto fanno sapere dall’ospedale romano. Dopo essere stato ricoverato mercoledì 20 aprile all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, con una grave crisi respiratoria, il piccolo è stato trasferito al Bambino Gesù di Roma, dove è in rianimazione, e dove si stanno rieffettuando tutte le analisi necessarie per cercar di determinare la natura dell'infezione. La preoccupazione è che possa esservi una correlazione con i recenti casi in Europa, numerosi soprattutto in Inghilterra, di epatiti a eziologia sconosciuta.

Epatiti sconosciute, Spallanzani: "Niente allarmismi, noi pronti"

"I casi di epatite di origine sconosciuta in pazienti pediatrici riportate da diversi Paesi europei ed extra europei, sottolinea come esse necessitino della dovuta attenzione da parte della Comunità scientifica, ma non debbano essere fonte di allarmismo", è quanto intanto ha sottolineato oggi l'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma che ha "prontamente attivato, attraverso il Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive (Seresmi), un flusso di segnalazione e di monitoraggio di eventuali casi sospetti sul territorio regionale ed è pronto a garantire i necessari approfondimenti anche attraverso tecniche di diagnostica innovative quali la metagenomica, al fine di poter identificare il possibile agente etiologico". "Tutto questo conferma ancora una volta che le malattie infettive emergenti sono un aspetto sempre più influente e decisivo della patologia umana, e su questa emergenza lo Spallanzani è più che mai pronto a ribadire il suo ruolo di riferimento per la sanità regionale e nazionale, per la ricerca internazionale, per la sicurezza e il benessere dei cittadini", conclude l'Istituto.

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