Epatite acuta, primo caso confermato in Veneto: ricoverata bimba di 10 anni a Verona
Arriva in Veneto l'epatite acuta di origine misteriosa scoperta in Olanda e nel Regno Unito. Una bambina di 10 anni è stata infatti ricoverata con questa diagnosi a Verona. Lo ha confermato la dottoressa Francesca Russo, responsabile regionale della Prevenzione, mentre per due adolescenti che sono stati in cura sempre a Borgo Trento e per un'altra minore che è seguita al policlinico di Padova "non disponiamo ancora delle relazioni che ci consentono di fare le segnalazioni al ministero della Salute", come riporta Il Gazzettino.
La piccola paziente rimane sotto osservazione. "Presentava i classici sintomi di una infiammazione epatica", hanno spiegato in Azienda Ospedaliera, "confermata poi dagli esami del sangue: la piccola aveva, insieme ad altri valori sballati, soprattutto le transaminasi epatiche alte, indice evidente di danni al fegato". Tra i sintomi che manifestava, colorito itterico, mal di pancia, diarrea, nausea, vomito. "Sta migliorando – ha spiegato il professor Franchi – i suoi enzimi epatici stanno scendendo dai valori di allerta che aveva quando è arrivata, anche le condizioni generali sono ora discrete ed è questo l’aspetto più importante. Si tratta adesso di capire cosa ha provocato questa sofferenza importante al fegato, proprio per curarla e prevenirla in futuro: in pediatria capitano le epatiti, ma sono rare. Più di cento diagnosi di malattia acuta in pochi mesi è fuori target".
Il riferimento è ai casi che anche l'Oms ha confermato nel suo primo bilancio ufficiale: finora 17 bambini, circa il 10%, dei 169 colpiti da epatite acuta di origine sconosciuta in 12 paesi del mondo sono stati sottoposti a trapianto di fegato ed è stato segnalato almeno un decesso. I casi registrati hanno un'età compresa tra 1 mese e 16 anni.