Entra in gioielleria e riconosce il suo collier al collo della titolare

Vendeva preziosi nella sua gioielleria indossando anche oggetti rubati pochi giorni prima. Di questo deve rispondere una 38enne di origine polacca residente a Roma, che ora dovrà affrontare un processo davanti al giudice del tribunale monocratico di piazzale Clodio. La donna, insieme al compagno e alla figlia, è chiamata a difendersi dell’accusa di ricettazione di alcuni oggetti che precedentemente erano stati rubati a una coppia romana. E che poi erano finiti nella loro gioielleria. La storia, iniziata il 3 marzo del 2007, viene descritta da Il Messaggero: in quella data una coppia romana, dopo una serata trascorsa fuori, scoprì di aver subito il furto dalla cassaforte di molti oggetti preziosi. La coppia non ha potuto far altro che denunciare il furto e sperare nelle indagini delle forze dell’ordine. Poi il colpo di scena: arrivati per caso alla gioielleria di via delle Gondole, marito e moglie si accorgono che al collo della commerciante c’era uno di quei gioielli sottratti dalla loro cassaforte.

Nel negozio molti degli oggetti sottratti alla coppia romana – La donna era convinta di trovarsi di fronte al suo collier anche perché poco tempo prima del furto aveva fatto fare una modifica sul gioiello. Così la coppia ha chiesto di vedere altri pezzi pregiati non in esposizione fino a quando la titolare e il suo compagno non hanno offerto altri oggetti che gli erano stati rubati. A quel punto il marito è uscito da negozio per avvisare i carabinieri che, sul posto, hanno poi trovato parte della refurtiva sia nel retrobottega che nell’abitazione degli imputati. Un anno dopo – scrive ancora il Messaggero – per la coppia è arrivato un secondo colpo di scena: la vittima ha incontrato in ospedale la figlia della commerciante, e anche lei indossava uno dei suoi gioielli.