Emma, morta a 10 anni a causa di un virus letale: “Forse lassù avevano bisogno di un angelo in più”
Quella di Emma è una di quelle storie che si raccontano a fatica, anche e soprattutto per il dolore di chi resta, quello di mamma Piera e papà Marco che da due giorni non fanno altro che riguardare le foto sul cellulare della loro figlia morta a 10 anni a causa di un virus influenzale letale. In questi giorni in cui la parola virus risulta spaventosa al solo pronunciarla, i due hanno dovuto accettare il fatto che Emma sia stata strappata a loro proprio a causa di quella che da banale influenza ha invece assunto il nome ancora più spaventoso di encefalopatia necrotizzante.
Un'infezione a complicare il virus: per Emma non c'è stato nulla da fare
Tutto è iniziato sabato 25 gennaio quando la più piccola di casa Vitulli, che vive con i genitori e i due fratelli più grandi, si è svegliata con febbre e sintomi tipici di quello che sembrava essere un malanno di stagione, purtroppo però così non è stato: la situazione è infatti peggiorata il giorno dopo quando la temperatura di Emma è salita improvvisamente, tanto da rendere necessario domenica pomeriggio l'intervento di un'ambulanza. La febbre era arrivata a 41.3. La piccola è stat trasportata d'urgenza in ospedale al Ca' Foncello Treviso dove i medici l'hanno sottoposta a una lunga serie di accertamenti durati praticamente l'intera notte, una notte di apprensione per Piera e Marco che hanno visto la loro piccola indebolirsi col passare delle ore, senza poter fare nulla né avere una risposta. La risposta è arrivata purtroppo il giorno dopo. Nel frattempo però la piccola Emma è stata intubata a causa di un improvviso peggioramento, dopo aver escluso una meningite fulminane, ed è stata trasportata nel reparto di Terapia Intensiva nel nosocomio. Una lunga notte che ha trovato nell'alba del giorno successivo la risposta alle domande dei due genitori: Emma era stata colpita da una malattia rarissima che stava progredendo rapidamente, una complicazione dovuta a un'infezione.
Sul banco di Emma i biglietti e i disegni degli amici
È iniziata una lotta contro il tempo per trovare una terapia che potesse salvarla, una lotta purtroppo persa perché la piccola è morta il giorno successivo. Non c'è rabbia nelle parole dei genitori di Emma che hanno altri due figli di 21 e 11 anni e che forse in loro possono trovare la forza di accettare quanto accaduto. Nel riguardare le foto sul cellulare, papà Marco non può non commuoversi, mentre mamma Piera inizia a raccontare di Emma, di com'era e di ciò che le piaceva fare, lei così solare, bellissima e aperta al mondo. Una morte che ha scosso l'intera comunità di Lanzago dove c'è anche la scuola frequentata da Emma: ieri il suo banco era pieno di pensieri, disegni e biglietti, lasciati dai compagni di banco che ora dovranno fare a meno del suo sorriso, perché "forse lassù avevano bisogno di un angelo in più", come ha spiegato commosso papà Marco.