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Emilio Fede licenziato, ora è ufficiale

Firmate le dimissioni, Emilio Fede non è più il direttore del TG4. In un videomessaggio di commiato dai suoi spettatori il giornalista fa sapere di aver accettato la scelta di Mediaset di affidare il telegiornale a Toti: “Sono stato un testardo. Mi mancherete, anche se questo non è un addio”
A cura di Biagio Chiariello
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http://www.youtube.com/watch?v=ClQTjvWaCQE
firmate le dimissioni fede non piu il direttore del tg4 mi mancherete

Tutto è bene quel che finisce. O quasi, per Emilio Fede. Anche se per un attimo le cose erano sembrate precipitare, con le voci del suo asserragliamento negli uffici del TG4. Ma la polemica è piano piano rientrata. E il direttore, volente o nolente, ha dovuto accettare la realtà del licenziamento. Ha così registrato un discorso di commiato dai suoi fedeli lettori, che è stato poi trasmesso alla fine del telegiornale che è stato suo per 19 anni. «Il mio è un saluto, non è un addio. Voi mi mancherete sicuramente e spero di mancarvi un po' anch'io». Fede ha poi dato il benvenuto al nuovo «bravissimo» direttore, Giovanni Toti, a cui ha augurato buon lavoro. Fermo restando, che «qualche volta io tornerò a parlare, a ricordarvi che io ci sono e ci sarò» ha detto con voce rotta dall'emozione, concludendo: «Mi fermo qui perché poi mi commuovo»

Fede ha dunque confermato le sue dimissioni da direttore del TG4. Dopo essere uscito da Palazzo dei Cigni, sede dei tg Mediaset, ha ammesso di essere stato un «capoccione», in quanto questa situazione andava risolta già tempo fa. Ma lui «voleva tirare fino alla fine dell'anno», cieco del fatto che l'azienda «voleva un direttore più giovane ed è giusto che sia così». Nel ricordare i momenti di tensione delle ultime 24 ore, non ha potuto esimersi dal riconoscere di aver sbagliato: «l'azienda aveva ragione – ha aggiunto – ma ora ci siamo capiti». Ma il day after del licenziamento era iniziato in maniera tutt'altro che positiva, con le pesanti accuse rivolte al "burattinaio"  Felice Confalonieri. E a tal proposito Fede puntualizza: «Gli ho scritto una lettera di scuse e ci siamo sentiti, ma io non ho mai detto che Confalonieri faceva parte di un complotto per farmi fuori»

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