Emilia-Romagna, terapie intensive Covid al collasso: stop ai ricoveri, garantite solo le urgenze
La soglia critica di occupazione delle terapie intensive in Emilia Romagna è ormai stata superata e la situazione nella regione governata da Stefano Bonaccini sta peggiorando giorno dopo giorno: secondo l'ultimo aggiornamento di oggi, 9 marzo, sono 307 (+21 rispetto a ieri) le persone ricoverate in rianimazione. I posti letto occupati nei reparti Covid degli ospedali pubblici sono 3.044 su 3.046, quindi poco meno del 100% del totale, con un incremento di 534 ricoveri sempre negli ultimi otto giorni. Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Parma (+4), 25 a Reggio Emilia (-1), 61 a Modena (+7), 87 a Bologna (+3), 28 a Imola (+4), 31 a Ferrara (+3), 14 a Ravenna (+2), 4 a Forlì (-1), 7 a Cesena (+1) e 22 a Rimini (-1).
La situazione delle strutture ospedaliere emiliano -romagnole è quindi decisamente critica, sicché da ieri e fino a quando il quadro epidemiologico non sarà migliore è stata decisa la sospensione delle attività di ricovero programmate procrastinabili in tutte le Aziende sanitarie della regione. Sono garantite esclusivamente le urgenze. A comunicarlo è stata la Regione tramite l'assessore alla salute Raffaele Donini, secondo cui gli ultimi dati "ci hanno indotto a prendere misure alternative per arrivare a una maggiorazione dei posti Covid, sia attraverso il privato accreditato riducendo l'attività chirurgica ambulatoriale programmata non urgente, una misura che non avevamo preso nemmeno a novembre, durante la seconda ondata. Ma oggi la situazione lo ha imposto".
L'assessore ha assicurato che non è mai stata abbassata la guardia: "Abbiamo eseguito, finora, tre milioni e mezzo e mezzo di tamponi molecolari e 500mila antigenici" ma "è straordinario notare nella sua drammaticità come il 20 febbraio scorso avevamo un'occupazione di posti in terapia intensiva e nei reparti Covid assolutamente sotto la soglia di guardia: il 23% per le terapie intensive e il 31% per gli altri reparti covid. Quindi dal 20 febbraio a oggi c'è stata un'impennata di casi e anche di ricoveri". "La situazione è molto impegnativa – ripete l'assessore – con elementi di preoccupazione soprattutto su Bologna".