Emilia Romagna, ragazzi costretti a studiare da 11 anni in un container dopo il sisma
Gli studenti dell'istituto secondario di primo grado "Manara Valgimigli" di Bagno di Romagna sono costretti da undici anni a fare lezione in un prefabbricato. Succede dall'8 gennaio 2006 quando i ragazzi sono stati costretti a trasferirsi per studiare in una struttura provvisoria con problemi di aerazione, acustici e di illuminazione, che non permettono un corretto svolgimento delle attività didattiche. Il presidente del consiglio di istituto Andrea Guidi spiega: "Siamo finiti in questo container perché il vecchio edificio che ospitava la scuola era considerato inagibile. Ci avevano detto che si trattava di una soluzione provvisoria ma siamo ancora qui".
L'allora sindaco di Bagno di Romagna Lorenzo Spignoli infatti aveva sottolineato con una delibera (261 del 28 dicembre 2006) che la scuola media "Valgimigli" avrebbe avuto una sede nuova. Ma così non è stato visto che l'istituto non è si è mai più spostato. Il consiglio di istituto, presieduto da genitori, insegnanti e personale, hanno lanciato l'ennesimo appello all'amministrazione comunale, all'Unione dei Comuni della Valle del Salvio e al presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Secondo il sopralluogo la sede provvisoria del "Valgimigli" presenta troppe falle: le aule hanno un livello di areazione inadeguato a causa dell'altezza del soffitto, i pavimenti emanano sentori malsani, non vi è nessun contenimento acustico, impedendo di fatti l'andamento delle lezioni e non consentendo la tutela della privacy durante verifiche ed esami. Ma non è finita qui. Nelle aule si crea una sorta di effetto serra che rende il clima invivibile. Le condizione sanitarie del prefabbricato sono del tutto provvisorie, l'illuminazione degli ambienti inadeguata.