Circa 1700 tonnellate di rifiuti ancora per le strade, impianti che lentamente riprendono a lavorare in maniera "decente" e ancora proteste e tensioni a Chiaiano con un gruppetto di manifestanti che ha danneggiato una decina di autocompattatori: ecco la situazione alla fine dell'anno in cui versa la città di Napoli. Ad intervenire, procedendo ad una sorta di raccolta straordinaria, anche alcune unità del genio militare, che hanno rimosso cumuli di immondizia da viale Maddalena (vicino all'aeroporto di Capodichino), via Don Bosco (vicino al cimitero) e Corso San Giovanni a Teduccio, quartiere popolare situato alla periferia orientale (fonte reuters).
Tale raccolta è stata poi scortata allo Stir di Caivano, che dopo le festività natalizie sembra dover riprendere a lavorare con una certa intensità, anche se va comunque sottolineato come una prima stima della raccolta effettuata dai reparti militari (meno di 80 tonnellate) renda l'idea della gravità della situazione. Una prima buona notizia, però, è quella dell'attesissimo annuncio dell'accordo raggiunto con la Spagna per il trasferimento di circa 33mila tonnellate di materiale che al momento ingombra proprio lo Stir di Caivano, impianto cruciale per lo smaltimento ordinario dei rifiuti napoletani. Dunuqe, come sottolineato anche dall'assessore Di Stefano: “In meno di due mesi si prevede la dismissione di tutte le 30.000 tonnellate di rifiuti che attualmente sono giacenti a Caivano, con un invecchiamento anche di cinque anni, liberando così un’importante risorsa per le attività ordinarie”. Intanto qualche preoccupazione è data dal probabile aumento della quantità di rifiuti dovuto alle festività natalizie, ragione che ha portato il Comune ad invitare i cittadini a "conservare i sacchi della spazzatura in casa per qualche giorno, in attesa della normalizzazione del lavoro degli impianti Stir". Una richiesta di non semplice attuazione, anche considerando l'esasperazione di una popolazione costretta ancora una volta a festeggiare tra cumuli di rifiuti maleodoranti.