106 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Emergenza rifiuti: domenica di passione per Napoli, De Magistris vincerà la sfida?

Il sito di trasferenza di Caivano bloccato da un’ordinanza del sindaco Falco, i lavoratori di Lavajet incrociano le braccia e il centro storico di Napoli annega nell’infinita emergenza rifiuti. Il sindaco De Magistris aveva promesso una città pulita entro martedì, ma la situazione peggiora ogni giorno di più.
A cura di Alessio Viscardi
106 CONDIVISIONI
Turisti in fuga dai rifiuti

L’emergenza rifiuti a Napoli è ben lontana da essere risolta e forse il neo-sindaco del capoluogo partenopeo, Luigi De Magistris, si è pentito di aver dichiarato ieri, alle nostre telecamere, che “entro martedì la città sarà liberata dalla spazzatura”. Ovviamente, il primo cittadino esprimeva una previsione maturata dall’analisi dei dati forniti da Provincia e Regione sul piano di sversamento in tre nuovi siti di trasferenza temporanei degli RSU napoletani. Ma come succede sempre in Campania, quando si prova ad aprire una discarica – anche se temporanea – le proteste di cittadini e comitati non si fanno attendere e il piano si può dire definitivamente fallito.

“ Napoli pulita in 4-5 giorni ”
Luigi De Magistris
Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, aveva individuato tre siti dove stoccare temporaneamente i rifiuti napoletani. Il nuovo presidente di Asia, Rapahel Rossi, aveva rassicurato che nei nuovi impianti, la spazzatura non sarebbe rimasta per più di 72 ore. Misure straordinarie che si erano rese necessarie in seguito al misterioso blocco degli Stir del napoletano e il niet della Lega a trasferire fuori Regione la monnezza di Napoli. Due piazzole sono state allestite ad Acerra, in località Pantano, mentre una terza è stata ubicata nei capannoni della società Energia Ambiente di Caivano, in località Pascarola (zona industriale).

EMERGENZA RIFIUTI A NAPOLI

Viaggio nella Napoli sommersa dai rifiuti: De Magistris riuscirà a risolvere in breve tempo questa situazione?

Proprio davanti al sito di Caivano, nella giornata di ieri si erano verificati scontri tra la polizia e un gruppo di cittadini capeggiati dal sindaco del piccolo comune nell’area nord di Napoli, Antonio Falco. Il primo cittadino, nella mattinata di oggi, aveva emanato un’ordinanza per il blocco immediato dei conferimenti, impedendo lo sversamento di nuovo materiale e facendo peggiorare la situazione di Napoli. Come testimonia il video girato oggi, nel capoluogo i cumuli di spazzatura non sono affatto diminuiti da ieri, anzi in alcuni punti sono anche aumentati. Siamo partiti dal centro storico della città, dal “Rettifilo” fino sotto a Palazzo San Giacomo. Proseguendo sulla riviera di Chiaia troviamo montagne di indifferenziata ad ogni angolo. Lievemente migliore la situazione a Fuorigrotta, ma è soltanto un leggero sollievo prima di arrivare a Pianura: un quartiere diventato una discarica. È incredibile la quantità di cumuli che costeggiano via Montagna Spaccata, ogni rotonda fino a Soccavo è un piccolo sito di stoccaggio temporaneo. In molti punti, i rifiuti rendono difficoltosa la viabilità. Non sorprende che proprio qui, ogni giorno si ripetano proteste e roghi.

A fronte di questa drammatica situazione, il prefetto di Napoli – Andrea De Martino – invita il sindaco di Caivano a rivedere la propria ordinanza riguardo il blocco dei conferimenti a Pascarola. Secondo De Martino, l’ordinanza non sarebbe sufficientemente motivata e documentata.

Intanto, il caldo estivo degli ultimi giorni rende l’area irrespirabile a causa della putrefazione dei rifiuti che a tonnellate marciscono in strada. I roghi tornano ad appestare l’aria con dossine da combustione, sono cinquanta gli interventi dei vigili del fuoco tra sabato e domenica. Drammatica la situazione non soltanto a Napoli, ma anche nell’hiterland: Giugliano, Afragola e Mugnano soffocano sotto coltri di fumi neri e densi – e sono amministrati da giunte di centro-destra.

L’Asia promette una raccolta continua, 24 ore su 24, in tutta la città di Napoli, per rispettare l’impegno di Luigi De Magistris e sgombare le strade dai rifiuti entro martedì. Ma, come se non bastasse il nodo dei conferimenti, anche la ditta Lavajet, che ha in sub-appalto la raccolta di rifiuti nel centro storico da Asia, blocca la propria attività a causa delle dimostranze sindacali che già nell'ottobre scorso portarono il capoluogo partenopeo ad affondare in un mare di monnezza. Infine, non bisogna trascurare la saturazione delle discariche della Provincia: mentre a Chiaiano – dopo il sequestro da parte del Noe di parte del sito – è quasi impossibile conferire altra spazzatura, a Terzigno alcuni comitati cittadini allarmano sui pericolo dell’imminente chiusura della discarica Sari. Insomma, la spazzatura di Napoli e della provincia finirà tutta nell’inceneritore di Acerra (che ha numerose linee fuori uso o che funzionano a scartamento ridotto) e nei due siti aperti nel comune.

In questo scenario apocalittico, si fa nuovamente largo l’ipotesi che la Provincia di Napoli sia prossima all’apertura di due discariche nel Nolano  – individuate personalmente dal presidente Cesaro, mentre il sindaco di Acerra – Tommaso Esposito – annuncia un presidio di protesta in piazza Matteotti per chiedere un tavolo istituzionale con quello che Luigi De Magistris ha chiamato, durante tutta la campagna elettorale, “Giggino a’ purpetta”.

Il vice-sindaco di Napoli, Tommaso Sodano, in virtù della propria carica di assessore all’Ambiente, ha indetto per martedì prossimo un incontro a palazzo San Giacomo con cittadini e comitati per discutere il piano rifiuti per Napoli. Ai comuni di Acerra e Caivano, Sodano esprime la propria solidarietà, accusando il governo di non aver approvato il necessario decreto legge per il trasferimento dei rifiuti napoletani fuori Regione. A De Magistris rimangono soltanto due giorni per mantenere la sua promessa e proprio martedì sapremo se la prima vera sfida del nuovo sindaco sia stata vinta oppure no.

106 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views