Emergenza Rifiuti, a Napoli è il Differenziata Day: cittadini in strada per un piano alternativo
Sono partiti alle ore 10 da piazza Dante per congiungersi a piazza del Plebiscito e protestare contro l'eterna emergenza rifiuti di Napoli. Sono i comitati contro la discarica di Chiaiano e di Terzigno, e i cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti. Tanti movimenti riuniti nella stessa lotta, dopo il sequestro della discarica di Chiaiano per infoltrazioni di percolato e il rinvio a giudizio di Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino per epidemia colposa a causa dei cumuli di immondizia per le strade durante il picco del 2008.
In strada anche le Mamme Vulcaniche di Terzigno che sfilano per le strade di una Napoli nuovamente sommersa da spazzatura che da settimane non viene raccolta. Chiedono l'inizio immediato della raccolta differenziata spinta, pratica che nel capoluogo partenopeo non raggiunge il 20% del totale, in barba alle disposizioni di legge che prevederebbero di differenziare almeno al 60%.
La richiesta è chiara: un piano alternativo dei rifiuti per uscire definitivamente dall'emergenza, chiusura e bonifica immediata di tutte le discariche legali e illegali che insistono sul territorio e la costruzione di siti di compostaggio. In strada anche l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli: “Sarò anch’io al Munnezza day, come una persona qualunque. Credo in questa manifestazione. Ma le cifre parlano chiaro: per realizzare la raccolta differenziata porta a porta il Comune deve avere da spendere venti milioni di euro. Che non ci sono”. Eppure, l'Europa ha bloccato 150 milioni di euro di finanziamento per la Campania proprio a causa della mancanza di un piano credibile per gestire il ciclo dei rifiuti.
A Napoli ancora 1650 tonnellate di spazzatura ostruiscono le strade, mentre in provincia si stiam che siano oltre 4000 le tonnellate di rifiuti che giacono non raccolte da quando la discarica di Chiaiano ha cominciato a funzionare in modo ridotto per permettere le analisi ai tecnici nominati dalla magistratura.