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Covid 19

Emergency e Oxfam: “Senza liberazione dei brevetti sui vaccini impossibile uscire dalla pandemia”

Emergency, Oxfam, Frontline AIDS e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance, hanno lanciato un appello affinché le case farmaceutiche liberino i brevetti sui vaccini: se ciò non accadrà sarà impossibile immunizzare la popolazione mondiale e uscire dall’incubo della pandemia. “I governi hanno gli strumenti per indurre le aziende a condividere i brevetti, e li devono usare”.
A cura di Davide Falcioni
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Senza la liberazione dei brevetti sui vaccini anti covid sarà impossibile vaccinare miliardi di persone e uscire dalla pandemia; le tre principali case farmaceutiche hanno infatti in programma per il 2021 di produrre dosi solo per l'1,5% della popolazione mondiale. È la denuncia lanciata oggi da Emergency, Oxfam, Frontline AIDS e Global Justice Now, membri della People’s Vaccine Alliance, che ricordano che i diritti esclusivi e i monopoli delle aziende farmaceutiche sui brevetti impediscono che ci siano dosi sufficienti di vaccini sicuri ed efficaci contro il Covid19 per tutti. Ad oggi sono state vaccinate poco più di 100 milioni di persone nel mondo, ma solo il 4% delle vaccinazioni totali è stato effettuato nei paesi in via di sviluppo, la stragrande maggioranza delle quali in India. Tra i Paesi più poveri, soltanto la Guinea ha ricevuto delle dosi riuscendo a vaccinare appena 55 persone.

"No alla proprietà intellettuale sui vaccini anti Covid"

Emergency, Oxfam, Frontline AIDS e Global Justice Now hanno per questo lanciato un appello urgente ai governi e all’industria farmaceutica affinché aumentino la produzione dei sieri contro il Covid, superando l’attuale sistema che garantisce i monopoli e che sta causando una crisi globale di forniture con conseguenze drammatiche in termini di vite umane e impatto economico. Tale risultato che può essere centrato solo "sospendendo le regole che tutelano la proprietà intellettuale e la condivisione della tecnologia necessaria alla produzione dei vaccini. Solo così, ponendo fine al controllo dei monopoli dell’industria farmaceutica, chiunque, in ogni parte del mondo, potrà avere accesso al vaccino il più rapidamente possibile".

Emergency: "I diritto alla salute dell'umanità venga prima dei profitti"

Lo stesso Tedros Adhanom, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, nei giorni scorsi ha affermato che solo la condivisione della tecnologia e la rinuncia alla proprietà intellettuale permetteranno la vaccinazione dell’’intera popolazione mondiale e un reale contenimento della pandemia. "Il diritto alla salute di tutta l’umanità deve venire prima dei profitti degli azionisti. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. Soprattutto in questo caso, quando si stima che i contribuenti abbiano finanziato la ricerca e produzione dei vaccini con più di 100 miliardi di dollari. Investimenti di questa portata li rendono dei veri e propri beni pubblici –  dichiara Rossella Miccio, Presidente di Emergency – I governi hanno gli strumenti per indurre le aziende a condividere i brevetti, e li devono usare. Se vogliamo superare questa crisi senza precedenti, tutti devono fare la propria parte e agire per il bene comune: cittadini, istituzioni pubbliche e aziende".

Oxfam Italia: "Senza condivisione dei brevetti non vinceremo la guerra al Covid"

A farle eco Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia: "In tutto il mondo stiamo assistendo ad una corsa contro il tempo per raggiungere l'immunità di gregge e tenere sotto controllo il Covid-19, salvando milioni di vite. È una gara contro il tempo che dobbiamo vincere prima che nuove mutazioni del virus rendano obsoleti i vaccini esistenti. Eppure la logica del profitto e i monopoli imposti dai colossi farmaceutici rallentano pericolosamente la corsa globale verso l’immunizzazione Se aziende come Moderna e Pfizer/BioNTech continueranno a non condividere brevetti e tecnologia, non saremo in grado di vincere questo terribile virus".

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