Emanuela Orlandi, i dubbi sull’audio choc durante le sevizie: “È un depistaggio”
È veramente di Emanuela Orlandi la voce che si sente nell'agghiacciante registrazione prodotta dai Servizi segreti e diffusa dalla trasmissione "Chi l'ha visto?". Secondo il Sismi e il Sisde la voce femminile riprodotta da una audiocassetta risalente a 25 anni fa è proprio quella della ragazza vaticana scomparsa a Roma nel 1983. Anche i genitori e il fratello dell'allora quindicenne riconoscono la voce come quella di Emanuela, eppure la messa in onda del video durante la puntata del 14 settembre del programma di Raitre ha scatenato dubbi e sospetti da parte del pubblico che non ha esitato a segnalare le proprie perplessità. C'è chi afferma, nei commenti sui social network, che quella sia una registrazione fasulla, una messa in scena orchestrata per depistare le indagini sulla scomparsa della ragazza.
L'audio choc e quelle voci maschili rimosse
Nel nastro sono presenti le voci di tre uomini che parlano con accento romanesco e quella di una donna, identificata come la studentessa vaticana. Sullo sfondo si sentono alcuni rumori di clacson e traffico riferibili a un contesto urbano. A riportare all'attenzione degli inquirenti la cassetta è stata la rimozione delle voci dei tre uomini, i tre aguzzini che sottopongono la ragazza a sevizie sessuali e torture (forse stimolazioni elettriche). "Che male… perché… perché" ripete la voce femminile. "Fatti fare" dice uno dei tre, ma le sue parole – non udibili nell'audio – sono presenti solo sulla trascrizione dei servizi segreti.
L'appello: "Chi ha video con la voce di Emanuela si faccia avanti"
Per chiarire definitivamente se si tratti della voce della quindicenne o di un tentativo di depistaggio in un caso che ha visto germogliare più piste che certezze, è stato lanciato un appello dalla famiglia. Chi possiede audio con la voce della studentessa di flauto, lo consegni. Esiste, infatti, la possibilità che alcuni compagni di corso della ragazza abbiano dei video girati in occasione di un saggio e che possano contribuire a dissipare i dubbi sullo sconcertante documento diffuso alcuni giorni fa.
La scomparsa di Emanuela Orlandi
Emanuela Orlandi è scomparsa da Roma il il 22 giugno 1983. Figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, 15 anni, frequentava il liceo scientifico presso il Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II. Prendeva lezioni di flauto in una scuola in piazza Sant'Apollinare. Nel corso degli anni gli inquirenti hanno battuto le piste più disparate sulla sua misteriosa scomparsa. A lungo si è indagato sull'ipotesi che Emanuela possa essere stata attirata e uccisa in festino hard in Vaticano. Si è ipotizzato anche che il corpo della ragazza fosse stato occultato da Renatino De Pedis, boss della Banda della Magliana e che le ossa della giovane fossero state sepolte nella Basilica di Sant'Apollinare, dove il malavitoso è stato seppellito. La sparizione della quindicenne è stata collegata a quella di un'altra ragazza, scomparsa 45 giorni prima. A lungo si è creduto che la storia di Mirella Gregori, mai più ritrovata, fosse intrecciata a quella di Emanuela.