Elisa Pomarelli, burocrazia blocca i funerali. Sebastiani chiede la perizia psichiatrica
È bloccato all'obitorio il corpo senza vita di Elisa Pomarelli, uccisa il 25 agosto di un anno fa a Piacenza dal reo confesso Massimo Sebastiani e il cui corpo non è stato ancora restituito alla famiglia. I funerali si allontanano ancora e stavolta non sono le esigenze investigative a impedire il rilascio del nulla osta ai funerali, né l'emergenza COVID19. Semplicemente i funerali di Elisa sono bloccati da un documento mancante che sarebbe perso – come riporta il quotidiano piacentino La Libertà – tra i vari uffici competenti.
Dopo 11 mesi dall’omicidio di Elisa resta nella cella frigorifera dell’Istituto di Medicina Legale di Pavia. Intanto, la difesa di Massimo Sebastiani, in carcere per omicidio volontario, ha chiesto una perizia psichiatrica per l'ex tornitore. Non risultano, tuttavia, problemi psichiatrici pregressi diagnosticati. L’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari è fissata ai primi di agosto. Per tutti a Carpaneto, il 45enne era un uomo inoffensivo, sebbene con molte bizzarrie. In molti ricordano le sfide goliardiche a cui si prestava per attirare l'attenzione, come guidare in retromarcia, o quella per cui avrebbe mangiato un piccione vivo.
Il delitto è avvenuto il 25 agosto di un anno fa, dopo le 14 del pomeriggio, quando Sebastiani ha portato la vittima nel pollaio di casa sua con il pretesto di prendere delle uova da regalare a sua sorella. Lì, per motivi che non sono ancora del tutto chiari, ha strangolato Elisa per poi occultarne il corpo nei boschi. Nei giorni successivi al delitto, quelli in cui Elisa si credeva scomparsa, Sebastiani si è resto irreperibile e sono dopo una decina di giorni di ricerche nei boschi è stato rintracciato e arrestato. Il 45enne si nascondeva nella soffitta dell'ex suocero e amico, Silvio Perazzi (accusato di favoreggiamento), che lo ha denunciato.