Elisa Claps, la mamma Filomena: “Quella chiesa è la sua tomba, a terra c’è ancora il sangue innocente”
Il 24 agosto 2023, la chiesa della Santissima Trinità di Potenza ha riaperto al culto dopo 13 anni dal ritrovamento del corpo della 16enne Elisa Claps, scomparsa e poi trovata morta nel sottotetto del luogo di culto nel 2010. La vicenda riguardante la scomparsa e l'omicidio della 16enne potentina non è mai stata chiarita: ad ucciderla, secondo quanto emerso anni dopo dalle indagini, fu Danilo Restivo, giovane che fu giudicato colpevole in Inghilterra anche dell'uccisione di una vicina di casa compiuta nel 2002.
In un primo momento, Restivo fu accusato di falsa testimonianza su quanto accaduto a Elisa, morta nello stesso giorno della sua scomparsa. Per anni il suo corpo è rimasto nella chiesa della Santissima Trinità dove, secondo quanto emerso, era stata invitata da Restivo per incontrare un amico che avrebbe dovuto consegnarle un regalo per la promozione agli esami di riparazione. Da quella chiesa, però, Elisa Claps non è mai più uscita. Durante la trasmissione Chi l'ha visto che oggi è tornata su Rai 3 dopo la consueta pausa estiva, la mamma di Elisa, Filomena, ha commentato in modo duro la riapertura della chiesa potentina.
Accanto al figlio Gildo, Filomena ha invitato i cittadini a ricordare ogni giorno cosa è accaduto alla 16enne tra le mura di quella chiesa. "Tutte le persone che vorranno entrarvi – ha ribadito la donna, interpellata da Federica Sciarelli – devono farlo e io assicuro loro che avranno la mia benedizione. Ci tengo a dirlo, come tengo a chiedere a tutte loro di non indugiare guardando in alto, dove si trova il sottotetto nel quale il corpo di Elisa è rimasto nascosto per anni e anni. Chiedo a tutti di guardare in basso, perché su quel pavimento vi sono ancora le tracce del sangue di una ragazzina innocente di 16 anni"
Filomena Claps ha poi proseguito in tono amaro, chiedendo a chiunque abbia intenzione di entrare in quella chiesa "rispetto per la tomba di Elisa". "A chiunque vorrà varcare la soglia di quella chiesa, chiedo di entrare in punta di piedi con il più profondo rispetto. Il vescovo Superbo disse che la chiesa avrebbe dovuto rimanere aperta e che al suo interno non era successo nulla. Dopo il ritrovamento del corpo di Elisa, disse che per la riapertura della Santissima Trinità sarebbe servita una settimana come minimo e che in quella chiesa non era accaduto niente a mia figlia. Ebbene, sono passati quasi 30 anni dall'omicidio di Elisa e ancora non riesco a spiegarmi come il vescovo potesse essere già così sicuro che in quella chiesa non si era consumato un omicidio. Quel luogo è la tomba di Elisa, è stata lì dal primo giorno della sua scomparsa".
La famiglia Claps aveva già espresso la propria contrarietà alla riapertura della chiesa, sottolineando che la cappella fosse stata aperta nuovamente al pubblico nel periodo estivo, a poche settimane dal trentennale dell'omicidio e senza neppure interloquire con il sindaco della città.