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Elicottero precipitato nel castello Rovagnati, le ipotesi: la nebbia, il guasto, l’errore umano

Sono in corso le indagini per chiarire le cause dello schianto dell’elicottero precipitato nella tenuta della famiglia Rovagnati a Castelguelfo di Noceto, nel Parmense. Le vittime sono i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani, 59 e 30 anni, e il 42enne Lorenzo Rovagnati, erede e amministratore delegato della nota azienda di salumi. Le ipotesi emerse dopo l’incidente.
A cura di Eleonora Panseri
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Un guasto meccanico, un errore umano, un problema legato alla scarsa visibilità dovuta alla fitta nebbia calata sulla zona. Restano ancora da chiarire le cause dello schianto dell'elicottero precipitato mercoledì 5 febbraio nella tenuta della famiglia Rovagnati a Castelguelfo di Noceto, in provincia di Parma.

Nell'incidente sono morti i piloti Flavio Massa e Leonardo Italiani59 e 30 anni, e il 42enne Lorenzo Rovagnati, erede e amministratore delegato della nota azienda di salumi.

A lanciare l'allarme sarebbe stato il custode del castello che, dopo aver salutato i tre, ha sentito un rumore, è uscito fuori nei campi e ha visto il velivolo, un Agusta Westland AW19, distrutto. Una telecamera avrebbe ripreso i primi secondi del decollo

La Procura di Parma sta indagando sulla vicenda e ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo "in attesa dei risultati degli accertamenti", ha riferito il procuratore Alfonso D'Avino che coordina le indagini. Anche i Carabinieri dei Ris sono stati messi in campo per tentare di fare chiarezza sull'accaduto.

Vigili del Fuoco e Carabinieri a Castel Guelfo, nel Parmense.
Vigili del Fuoco e Carabinieri a Castel Guelfo, nel Parmense.

"L'obiettivo è ricostruire esattamente la dinamica di questa tragedia, lo dobbiamo ai familiari delle vittime ai quali va tutto il nostro cordoglio", ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Parma, colonnello Andrea Pagliaro.

L'ipotesi circolata all'arrivo dei soccorritori ha trovato una parziale conferma nelle verifiche del giorno successivo, giovedì 6 febbraio. L'elicottero sarebbe precipitato in verticale, dopo un tentativo di decollo non andato a buon fine, con una manovra per portarlo al di sopra del livello della fitta nebbia che dal pomeriggio era scesa sulla pianura tra Parma e Fidenza.

A quel punto c'è stato un problema, forse un guasto, forse uno sbaglio di un pilota, che ha provocato la caduta. Oltre ai Ris, a Noceto sono arrivati anche gli operatori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo che hanno avviato a loro volta un'indagine

L'area è stata sequestrata e le salme sono a disposizione dell'autorità giudiziaria per le autopsie. È stata disposta l'acquisizione anche della documentazione informatica relativa al volo.

Ai fini dell'inchiesta non saranno invece disponibili i dati del registratore di volo (la cosiddetta scatola nera, ndr), perché l'elicottero non ne era dotato. La normativa aeronautica vigente infatti non ne prevede obbligatoriamente l'installazione a bordo di aeromobili del tipo coinvolto nell'incidente.

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