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Elezioni regionali Calabria, Pippo Callipo: «Non abbiamo bisogno di Salvini, rimanga a casa sua»

A una settimana dal voto in Calabria, l’imprenditore Pippo Callipo, candidato civico sostenuto dal Pd alle elezioni regionali fa il punto della situazione. Parla di rivoluzione, turismo e occupazione giovanile su Matteo Salvini che porta avanti la bandiera della Lega in Calabria dice: «Dovrebbe stare a casa sua a farsi gli affari suoi perché noi in Calabria non abbiamo bisogno».
A cura di Dominella Trunfio
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callipo

«Matteo Salvini? Dovrebbe stare a casa sua a farsi gli affari suoi perché noi in Calabria non abbiamo bisogno». Così Pippo Callipo, candidato civico sostenuto dal Pd alle elezioni regionali calabresi del prossimo 26 gennaio, sulla costante presenza del leader della Lega in Calabria che porta avanti in solitaria la campagna elettorale del centrodestra.

«Si è creato un seguito di gente che aspira a una poltrona. Noi calabresi ce la possiamo fare senza questi elementi estranei alla nostra vita e al nostro territorio». E sul leader della Lega che l'accusa di vergognarsi del Pd, chiosa: «Non mi vergogno assolutamente ma sono contento. Fossi Salvini, mi vergognerei di avere certe persone che si fanno fare video in situazioni particolari o gente che è imparentata o vicino alla ‘ndrangheta».

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D'altronde Callipo, oltre che per il tonno è conosciuto anche per la sua battaglia contro la ‘ndrangheta e per non essersi piegato da imprenditore, alle logiche mafiose. «Tanti anni fa, avevo chiesto l'esercito contro la ‘ndrangheta, perché era una situazione veramente disperata in Calabria, era un momento in cui i prefetti dicevano ‘non ci sono uomini, non ci sono mezzi'».
All'epoca aveva scritto una lettera aperta all'allora Presidente Ciampi. «Gli avevo chiesto di mandare l'esercito. Ma questa mia richiesta è stata interpretata male sia dal centrodestra che dal centrosinista, alcuni hanno detto ‘Callipo vuole militarizzare la Calabria', non era questo lo scopo io volevo, invece, normalizzare la Calabria».

Oggi secondo il re del tonno, le cose sono cambiate. «Abbiamo delle Prefetture un po' più attente e delle Procure molto attente e quindi la lotta alla ‘ndrangheta c'è veramente».
Poi torna a parlare di Salvini che in Calabria, ricordiamolo, era stato eletto senatore. «Lui ha problemi con qualche candidato che milita nel suo partito. I suoi appelli contro la ‘ndrangheta sono effimeri, di parata, di campagna elettorale. Io chiedo ai calabresi di dare la propria preferenza a persone che la criminalità la combattono da 20, 30 anni e a persone che hanno fatto della propria vita un modello di legalità e di rispetto delle regole».

La sua campagna elettorale è stata incentrata sulla parole rivoluzione, cavallo di battaglia quello dell'occupazione e il ritorno dei giovani al Sud per rilanciare il territorio. Ci sono poi sviluppo economico, turismo e sanità. «Nicola Zingaretti ha promesso che ci aiuterà e sosterrà, la Calabria in questi anni ha sofferto la latitanza delle poltrone romane», aggiunge.

Dal 27 gennaio, se dovesse diventare il nuovo governatore, Callipo promette di creare una squadra di persone competenti e di esaminare da subito i problemi atavici del Sud Italia. Quando aveva deciso di scendere in campo, l'imprenditore aveva fatto un appello a tutte le forze del centrosinistra, chiedendo di formare una coalizione forte in grado di battere la formazione di Jole Santelli, la candidata presidente del centrodestra che ha ben sei liste.

«Avevo chiesto ai Cinque stelle di allearci, ma non ho avuto risposta. Un giorno che c'era l'onorevole Di Maio a Catanzaro ho detto: ‘telefonami che io verrò sul palco con te', sarebbe stata una cosa naturale fare una coalizione insieme al Pd, ai M5s». I grillini hanno poi deciso di schierare il professore universitario Francesco Aiello, ma Callipo sembra non aver perso le speranze.

«Agli elettori del M5s dico: non disperdete forze, non disperdete voti e votateci perché con noi si può vincere. Da soli non avete la forza in questo momento, quindi alleatevi a noi, sarete bene accetti e questa rivoluzione la faremo assieme».

La replica di Salvini a Callipo

"Mi chiedevo dove fosse finito Callipo visto che dice di fare una battaglia ma in giro per la Calabria non si è visto. Rimango esterrefatto ogni volta che racconta menzogne e fa allusioni sulla vicinanza alla n'drangheta da parte dei nostri alleati. Sono solo bugie". Matteo Salvini replica alle parole di Pippo Callipo. A noi la Ndrangheta fa schifo. Ma se lo ricorda che il PD che lo appoggia è stato coinvolto in una delle operazioni di n'drangheta più incredibili di sempre? Capiamo il suo imbarazzo, ma come può dirsi contento di essere appoggiato dal PD che ha definito le inchieste di Gratteri "uno show"? Venerdì scorso ho incontrato Gratteri e ieri eravamo in piazza senza simboli di partito per sostenerlo. Il 26 gennaio manderemo a casa il suo caro PD e dimostreremo alla Calabria cosa voglia dire fare una guerra alla n'drangheta altro che chiacchiere, ipocrisie e menzogne"

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