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Eleonora Bottaro, morta di leucemia perché rifiutò la chemio: i genitori a processo

Eleonora Bottaro morì di leucemia nell’estate del 2016: quando la malattia le venne diagnosticata rifiutò la chemioterapia per affidarsi al metodo Hamer, assumendo solo vitamine.
A cura di Davide Falcioni
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Il papà e la mamma di Eleonora Bottaro, la giovane di Bagnoli di Sopra (Padova) morta a soli 18 anni dopo aver rifiutato la chemioterapia, saranno sottoposti a un processo per accertare eventuali responsabilità penali sul decesso della figlia. A stabilirlo la Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dai due stabilendo che entrambi andranno giudicati. Lino e Rita Bottaro, dunque, compariranno davanti al giudice monocratico  a partire dal 7 febbraio.

Eleonora Bottaro aveva solo 18 anni il 29 agosto del 2016, quando morì: la giovane, a cui era stata diagnosticata una leucemia, decise di non sottoporsi alla chemioterapia preferendo ricorrere al metodo Hamer, secondo cui la sua malattia sarebbe stata una conseguenza dalla morte prematura del fratello, deceduto nel 2013 per un aneurisma. Per questo, secondo i precetti Ryke Geerd Hamer, il medico tedesco che inventò il metodo, Bottaro sarebbe guarita semplicemente assumendo vitamine e recandosi da una psicoterapeuta.

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I dottori che avevano in cura Eleonora fecero di tutto per convincerla a sottoporsi a chemioterapia, metodo che – seppur doloroso – avrebbe dato speranze di guarigione dalla leucemia. Di fronte ai rifiuti della ragazza, all'epoca ancora diciassettenne, venne effettuata una segnalazione al Tribunale dei Minori, che mise Eleonora sotto la sorveglianza di un tutore. Neppure quello servì: la giovane continuò a rifiutare le cure perché si fidava del parere dei suoi genitori, convinti sostenitore del metodo Hamer.

Dopo la morte della giovane, il 29 agosto 2016, il padre e la madre sono stati indagati per omicidio colposo con l'aggravante della previsione del fatto, quindi scagionati dal giudice per l'udienza preliminare, secondo cui Eleonora era in grado di decidere autonomamente non venne condizionata dai genitori. A questa decisione si è opposta il pubblico ministero Valeria Sanzari, secondo cui Lino e Rita Bottaro impedirono a Eleonora di fare una scelta libera. Oggi, come aveva già stabilito la Corte d'Appello, la Cassazione ha deciso che il processo si deve fare.

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