Omicidio Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa dalla madre Martina. La Procura: “Troppe bugie”
È stata la madre, Martina Patti, a uccidere la figlia, la piccola Elena Del Pozzo. Dopo un interrogatorio durato un'intera notte la giovane donna, poco più che ventenne, ha confessato l'omicidio e ha indicato agli inquirenti il luogo in cui avrebbero potuto ritrovare il corpo della figlia.
“Il suo cadavere è nascosto in un campo”, le parole della donna che ha così fatto crollare il castello di bugie costruito in meno di 24 ore e iniziato con la denuncia per rapimento presentata proprio da lei ai carabinieri di Tremestieri Etneo, il comune in provincia di Catania dove si trova la scuola della bambina.
“Tre uomini incappucciati mi hanno aggredita mentre rientravo a casa con mia figlia dall'asilo – il racconto della donna di ieri ai carabinieri – hanno preso Elena e sono fuggiti”.
I militari hanno iniziato immediatamente le ricerche in tutta la zona e hanno avviato le indagini per tentare di individuare chi avesse potuto rapire una bambina di soli 4 anni e soprattutto perché. Tutti i famigliari sono stati convocati e ascoltati per ore per tentare di ricostruire le ultime ore della piccola e della madre ma col passare delle ore è parso chiaro a tutto che qualcosa non tornasse.
"Nel corso di un lungo interrogatorio le avevamo contestato molte incongruenze", le parole del procuratore Zuccaro. Poi le telecamere di videosorveglianza non hanno fornito alcuna immagine dei presunti rapitori.
La procura ha così ordinato accertamenti proprio sulla madre il cui racconto presentava anomalie e risultata poco credibile: la dinamica del sequestro, il fatto che non ci fossero testimoni, la mancata chiamata al 112 subito dopo il rapimento e la mancanza di tracce nell'auto.
Anomalie che hanno spinto il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro a mettere sotto la lente d'ingrandimento proprio la mamma di Elena che, questa mattina, nel corso del sopralluogo nella casa di famiglia, è crollata.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura distrettuale di Catania, hanno sentito per tutta la notte i genitori, i familiari, gli zii e i nonni. Poi hanno portato la donna nei pressi della sua abitazione. Il cadavere della piccola Elena, che a luglio avrebbe compiuto 5 anni, è stato trovato infatti in un campo incolto, a Mascalucia, comune adiacente a quello di Tremestieri, che dista solo 200 metri dalla casa della donna.
Ora gli inquirenti dovranno ricostruire cosa sia accaduto e come sia morta Elena. La madre intanto, scortata dai carabinieri, verrà ascoltata nuovamente in Procura. Il padre della piccola, che non viveva in casa con la donna a causa di un alcuni dissidi personali, ha raggiunto il luogo del ritrovamento del cadavere della piccola Elena.
Il suo ruolo nella vicenda non è stato ancora chiarito.