Elena del Pozzo, l’avvocato di Martina Patti a Fanpage.it: “Sempre più consapevole di cosa ha fatto”
Sarà questione di qualche giorno e tutta la documentazione riguardante gli esami medico legali e scientifici disposti nell'ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Elena del Pozzo saranno depositati, offrendo ad accusa e difesa il quadro completo delle prove raccolte a carico della mamma della piccola, Martina Patti, rea confessa del delitto avvenuto vicino casa a Mascalucia, in provincia di Catania, la mattina del 13 giugno scorso.
Lo ha confermato a Fanpage.it il legale della 24enne, l’avvocato Gabriele Celesti. Anche in base alle risultanze degli accertamenti, infatti, verrà, impostata la linea difensiva della donna. “Aspettiamo che vengano depositati tutti gli accertamenti medico scientifici come i risultati finali dell’autopsia del medico legale e le analisi dei Ris dei carabinieri su abitazione e auto e poi a quel punto il quadro sarà completo” ha spiegato il legale.
“Per questi accertamenti sarà questione di qualche giorno, non sono stati ancora depositati ma lo saranno presto” ha aggiunto l’avvocato, spiegando che anche in base al quadro generale che emergerà a carico della mamma di Elena del Pozzo si deciderà se chiedere per lei una perizia psichiatrica. “Stiamo ancora riflettendo su questo punto, non abbiamo ancora una risultanza concreta sulla perizia psichiatrica” ha spiegato Gabriele Celesti.
La difesa di Martina Patti però non si aspetta grandi sorprese dalle perizie e dagli esami scientifici anche perché per una strategia difensiva complessiva non si potrà non tenere contro delle ammissioni piene di Marina Patti che, dopo l’arresto, ha confessato di aver ucciso la figlia di 5 anni Elena del Pozzo di averla poi seppellita in un terreno vicino casa.
“Parliamo di un soggetto che ha confessato quindi non è che mi aspetto grandi cose ma sono accertamenti fondamentali per poter chiudere le indagini e procedere al processo” spiega l’avvocato. Dal punto di vista processuale invece “sarà importante capire molte altre cose, a cominciare da quali siano stati i rapporti familiari tra i genitori della piccola e altre situazioni precedenti al delitto, che andranno approfondite”.
Per quanto riguarda Martina Patti, che rimane rinchiusa in carcere dal giorno dell’arresto, da quei terribili momenti in cui affermava di avere ricordi lacunosi, sembra essere sempre più consapevole della gravità dei fatti. “L’ho vista in carcere più volte ed è chiaro che col tempo ha acquisito sempre più consapevolezza di quello che ha fatto, c’è chiaramente una maggiore coscienza dei fatti” ha confermato l'avvocato.