Elena Del Pozzo, la dura lettera del papà: “Martina è un mostro, non si è nemmeno pentita”
"Sono distrutto, mi sento un vuoto dentro incolmabile, ho sempre promesso a mia figlia che l’avrei tenuta al sicuro come ogni buon padre farebbe, avrei dato la vita al posto suo, l'ho chiesto a Dio, ma non accetta sostituzioni! Non potevo mai e, dico mai, pensare che l’avrei dovuta proteggere proprio da sua madre”. A parlare, a pochi giorni dalla morte di Elena Del Pozzo, è suo padre Alessandro.
In una dichiarazione affidata alla sorella Vanessa, Alessandro Del Pozzo parla anche di Martina Patti, la ex compagna e madre di sua figlia che ha confessato l’omicidio della bambina.
“Tutti parlano dell’amore della mamma, ma nessuno parla mai dei sacrifici che fa un papà – così Alessandro Del Pozzo che usa parole dure contro la donna arrestata – Martina è un mostro, non meritava una figlia come Elena speciale e unica in tutto! Elena vive! Ogni giorno! Dentro il mio cuore…”.
E parla apertamente di omicidio premeditato il papà di Elena: “Ho sentito parlare di pazzia e di gelosia morbosa ma non ho sentito parlare di cattiveria e di sadismo. Come si può reputare un raptus quello che ha fatto Martina?! Un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare! I momenti di pazzia sono susseguiti da momenti di lucidità! Non si è nemmeno pentita di aver ucciso la bambina! Bensì ha messo Elena dentro dei sacchi della spazzatura, l'ha sotterrata, si è ripulita e ha ripulito, ha inventato un sequestro creandosi un alibi e ha colpito la sua macchina per inscenare un aggressione! 24 ore di bugie”.
"Un omicidio – continua il padre di Elena – in cui ci si crea pure un alibi e si occulta il corpo non può essere un raptus di pazzia! Ho sentito parlare l'avvocato di Martina il quale può solo fare questo… parlare e sprecare fiato perché davanti alla realtà non ci sono parole che possano cambiarla!".
"Amo mia figlia – scrive ancora il padre della bambina – più di ogni altra cosa al mondo. Era uguale a me in tutto e per tutto! Me l'ha uccisa! Me l'ha portata via… non perché non volesse che legasse con la mia compagna, ma perché voleva mettermela contro… le parlava male di me ogni giorno ed Elena me lo veniva a raccontare. Non ci sarebbe potuta riuscire perché io ed Elena siamo una cosa sola e lei la odiava per questo! Ha tentato tanto di parlare male di me fino al giorno che ha capito che non ci sarebbe riuscita e ha studiato come ammazzarla. Distruggendo la sua innocente vita…".
Secondo il padre di Elena, Martina Patti sarebbe andata a prendere la bambina un'ora all'asilo "perché già era preparata mentalmente". E questa, a suo dire, è una "chiara prova di una mente sana in grado di organizzarsi".
Martina Patti è sorvegliata a vista nella sezione femminile della casa circondariale di piazza Lanza, e sarebbe “serena e tranquilla”. Si terrà domani, in carcere, l'interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo della ventitreenne. L'udienza è stata fissata per le 09.30 dal Giudice per le indagini preliminari Daniela Monaco Crea. La giovane mamma è accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere.
Sempre domani sarà eseguita l'autopsia sul corpo della piccola Elena nell'obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania. La Procura e l'avvocato Gabriele Celesti, che difende la donna, hanno nominato i propri consulenti di parte.