Omicidio Elena Del Pozzo, interrogata Martina Patti: “Punti oscuri oggetto di approfondimento”
Si è tenuto questa mattina in carcere l'interrogatorio di Martina Patti, la giovane mamma che ha ucciso la figlia di 4 anni, Elena Del Pozzo, a Mascalucia, nel Catanese. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catania, Daniela Monaco Crea, si è riservato l'ordinanza di convalida dell'arresto per la 23enne così come spiegato dal suo legale, l'avvocato Gabriele Celesti.
L'interrogatorio di Martina Patti
“Per evitare strumentalizzazioni posso riferire unicamente che si è svolto l'interrogatorio e il giudice ha riservato l'ordinanza di convalida – le parole del penalista all'uscita dal carcere – la mia assistita ha riposto alle domande ma non posso aggiungere dettagli di nessun tipo”.
Celesti ha però spiegato che ci sono dei "punti oscuri" così come chiarito anche dalla procura di Catania che sta portando avanti le indagini che "saranno oggetto di approfondimento investigativo anche alla luce delle dichiarazioni che sono state fatte".
L'autopsia sul corpo di Elena Del Pozzo
Intanto è stato conferito l'incarico di effettuare l'autopsia sul corpo della piccola Elena Del Pozzo, il cui cadavere è stato ritrovato nelle campagne di Mascalucia a circa 600 metri dalla villetta in cui viveva con la mamma. Il corpo della bambina era svestito e posti in sacchi neri poi ricoperti con del terreno. Secondo quanto si apprende da fonti della Procura della Repubblica di Catania "si sta procedendo alle notifiche all'indagata e ai familiari della vittima".
Intanto proseguono le indagini per chiarire i punti che nel racconto di Martina Patti, rea confessa dell'omicidio della figlia, sono apparsi piuttosto confusi. A partire dall'arma del delitto, che dovrebbe essere un coltello da cucina, ma che non è stato ancora trovato.
I punti oscuri: i complici, il luogo del delitto e l'arma
Così come non è ancora chiaro il luogo in cui si è consumato l'omicidio: la 23enne nel racconto riferito al suo avvocato ha spiegato di aver ucciso Elena in campagna, proprio sul terreno in cui è stata ritrovata ma gli accertamenti della Scientifica disposti nella villetta potranno aiutare a chiarire ogni dubbio.
Infine resta da chiarire se Martina Patti abbia agito da sola o se ci sia un complice che l'abbia aiutata anche a trasportare il cadavere poi occultato nella vicina campagna dove è stato ritrovato, all'interno di 5 sacchi di plastica.