Elena Del Pozzo, a processo la mamma Martina Patti: il 17 aprile atteso il rinvio a giudizio
Si aprirà il 17 aprile il processo a carico di Martina Patti, la donna rea confessa dell'omicidio della figlioletta, la piccola Elena Del Pozzo, uccisa lo scorso 13 giugno vicino casa a Mascalucia, in provincia di Catania, e poi seppellita in una buca poco lontano dall'abitazione. Si tratterà di una udienza preliminare davanti al gup Stefano Montoneri che dovrà valutare gli atti raccolti durante l'inchiesta per decidere se rinviare a giudizio o meno l'imputata.
Una decisione che però appare scontata quella del rinvio a giudizio da parte del giudice dell'udienza preliminare, per la stessa difesa di Martina Patti è quasi scontata vista la confessione della donna davanti agli inquirenti dopo l'arresto e il tentativo di depistaggio inscenando il finto rapimento della piccola. Durante l'udienza non ci sarà nemmeno nessuna richiesta particolare come il rito alternativo in quanto, come spiegato a Fanpage.it dal legale della mamma 25enne, l'avvocato Gabriele Celesti, alla donna la procura catanese contesta anche l'aggravante della premeditazione.
"Non chiederemo il rito abbreviato nell'udienza preliminare perché viene contestata l'aggravante della premeditazione e una richiesta del genere non sarebbe accolta dal Gup" ha spiegato il legale di Martina Patti. "Sicuramente ci sarà un rinvio a giudizio, attendiamo il processo e vedremo in sede dibattimentale cosa accade" ha aggiunto l'avvocato.
Durante il processo non è escluso che possa arrivare una richiesta di perizia psichiatrica per la donna che dal giorno dell'arresto rimane rinchiusa in carcere. Ovviamente la strategia difensiva complessiva non potrà non tenere contro delle ammissioni piene di Martina Patti che ha confessato di aver ucciso la figlia di 5 anni Elena del Pozzo di averla poi seppellita in un terreno vicino casa anche se non ha mai saputo dare una vera spiegazione sul movente dietro il terribile delitto.
Un elemento centrale da questo punto di vista, per il processo, sarà capire quali siano stati i rapporti familiari tra i genitori della piccola e altre situazioni precedenti al delitto, che andranno approfondite. Una delle ipotesi dell'assassinio infatti è quella della gelosia verso la nuova compagna del papà di Elena. L'uomo si costituirà parte civile al processo contro la ex e sicuramente sarà chiamato a testimoniare.
Dal suo canto, Martina Patti, da quei terribili momenti in cui affermava di avere ricordi lacunosi, sembra essere sempre più consapevole della gravità dei fatti. “L’ho vista in carcere più volte ed è chiaro che col tempo ha acquisito sempre più consapevolezza di quello che ha fatto" aveva spiegato l'avvocato.