Elena Ceste, il marito ai figli: “Ci ho messo 18 anni per raddrizzarla”
È la trasmissione di Rete4 Quarto Grado ad aver diffuso nuove intercettazioni relative alla vicenda della scomparsa di Elena Ceste. Si tratta di un colloquio fra il marito Michele Buoninconti e i figli, risalente al periodo in cui la donna era scomparsa ma ancora non ne era stato ritrovato il cadavere e dunque non si sapeva quale fosse il suo destino (ricordiamo che Elena Ceste scomparve dalla sua casa di Costigliole d’Asti il 24 gennaio del 2014 e il suo corpo venne ritrovato nove mesi dopo, in un canale a poca distanza dall’abitazione della famiglia). Michele Buoninconti, il marito, è accusato di averla uccisa e di averne occultato il cadavere e solo pochi giorni fa ha perso la potestà genitoriale dei 4 figli, per effetto di una decisione del Tribunale di Torino (i suoi legali hanno annunciato ricorso, ribadendo che il loro assistito è innocente e che non ci sono prove che la donna sia stata uccisa, considerando che “era in stato di deficienza psichica e quindi poteva compiere atti autolesionistici, come per altro sostenuto dallo stesso consulente del pm”).
Nel colloquio con i figli, dunque, Michele Buoninconti dice di averci messo “18 anni per raddrizzare mamma”, lasciando intendere che da tempo la donna aveva delle crisi. E aggiunge: “Se abbiamo i soldi è grazie a nonno Salvatore che lavorava notte e giorno lui e la nonna. Non avevano Whatsapp ma avevano tante zappe però. Bimbi è un segreto eh, mi raccomando, che vi ho fatto dormire qualche volta da soli”. Su TGCom la registrazione integrale della telefonata che, secondo i giornalisti della trasmissione di Rete 4, sarebbe risultata determinante anche al fine della decisione del Tribunale di affidare i bambini ai nonni materni. Ora non resta che attendere la decisione del Tribunale, in un procedimento che potrebbe riservare altri colpi di scena.