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Elena Ceste: storia di un omicidio premeditato

Elena Ceste, fallito il test del manichino chiesto dalla difesa del marito

Non ha avuto successo il test che gli avvocati di Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste arrestato per il suo omicidio, volevano effettuare sul luogo del ritrovamento del cadavere attraverso un manichino.
A cura di Susanna Picone
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La strategia difensiva di Michele Buoninconti, il marito di Elena Ceste arrestato la settimana scorsa con l'accusa di avere ucciso la moglie e di averne occultato il cadavere, non ha funzionato. I legali di Buoninconti, che secondo l’accusa avrebbe nascosto il cadavere di Elena Ceste nel torrente che scorre a meno di un chilometro dalla loro casa di Costigliole d'Asti, hanno tentato una ricostruzione della morte della donna e dell'abbandono del corpo nel rio Mersa utilizzando un manichino che riproduce le fattezze della vittima. I legali hanno portato sul rio Mersa un manichino per ricostruire l'abbandono del cadavere dato che quanto sostengono gli inquirenti è molto diverso da quanto ha sempre raccontato l'indagato. Il risultato del test, però, da quanto si apprende non ha fornito risultati utili a scagionare Buoninconti. Il manichino utilizzato per il test, infatti, non si è rivelato idoneo alla prova, e anche le condizioni climatiche non sono risultate analoghe a quelle del 24 gennaio di un anno fa, giorno della scomparsa da Costigliole d’Asti di Elena Ceste. Al test di oggi hanno assistito anche i carabinieri di Asti, che hanno ripristinato la recinzione attorno al luogo del ritrovamento del cadavere, divelta nella notte a causa delle forti raffiche di vento.

Michele Buoninconti resta in carcere per l’omicidio di Elena Ceste

Ieri il gip Giacomo Marson, intanto, ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa di Michele Buoninconti e oggi gli avvocati hanno reso noto di aver preparato un ricorso al tribunale del Riesame di Torino, da presentare entro lunedì, per chiedere di nuovo la scarcerazione del loro cliente. Nell’interrogatorio di garanzia il marito di Elena Ceste ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari continuando a respingere le accuse. “Elena non l’ho uccisa io, cercate il vero colpevole”, si è difeso Buoninconti.

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