Elena Ceste, Chi l’ha visto: “Buoninconti ha ucciso per i messaggi inviati alla moglie?”
La trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” nell’ultima puntata è tornata a occuparsi del caso di Elena Ceste, la donna scomparsa nel gennaio 2014 da Costigliole d’Asti e ritrovata cadavere lo scorso ottobre in un canale vicino casa. Per quell’omicidio è in carcere da alcune settimane il marito di Elena, Michele Buoninconti. Un uomo che – ha deciso il Tribunale del Riesame di Torino – deve restare dietro le sbarre. I giudici hanno infatti respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai suoi avvocati ma, nel valutare il quadro delle indagini, hanno escluso l'aggravante della premeditazione. L’omicidio di Elena Ceste sarebbe scaturito da un moto improvviso e non da una pianificazione meditata a lungo, come invece sostengono procura e gip di Asti. Ed è su questo che in particolare si è soffermata la trasmissione televisiva: un delitto scatenato da un impeto e non premeditato. Se così fosse, si chiede allora “Chi l’ha visto?”, l’omicidio d’impeto sarebbe avvenuto in seguito a quale evento?
L'intervista di Michele Buoninconti dopo la scomparsa di Elena Ceste – La trasmissione ha cercato di rispondere a questo quesito riproponendo tra le varie cose un’intervista fatta a Michele Buoninconti in cui l’uomo diceva di aver incrociato, la mattina della scomparsa della moglie Elena Ceste, l’auto di una persona e di averla riconosciuta. Si trattava dello stesso uomo, diceva Buoninconti, che aveva mandato alcuni messaggi a sua moglie Elena. Ma gli inquirenti hanno poi escluso che si trattasse della stessa persona. Lui però, è quanto ha ricostruito “Chi l’ha visto?”, era proprio convinto di aver visto il padre di un compagno di scuola del figlio quella mattina e lo avrebbe ripetuto più volte. È quello il motivo della sua rabbia improvvisa, si chiede la trasmissione televisiva? Avrebbe ucciso per quei messaggi tra Elena Ceste e un altro uomo?
