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Omicidio Giulia Cecchettin

Elena Cecchettin: “No al minuto di silenzio per Giulia, bruciate tutto per la rivoluzione culturale”

“Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto – dice Elena Cecchettin ai cronisti dopo la fiaccolata per sua sorella – ora serve una sorta di rivoluzione culturale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È il momento di dire basta, serve una rivoluzione. Elena Cecchettin, dopo la fiaccolata che ha coinvolto migliaia di persone a Vigonovo, si ferma a parlare con i cronisti e della morte della sorella, Giulia. Filippo Turetta, arrestato questa mattina in Germania e ora in carcere in attesa dell'estradizione, è il simbolo di un sistema da distruggere: "In questi giorni si è sentito parlare di Turetta e molte persone ne hanno parlato come se fosse un mostro, come un malato – dice Elena Cecchettin intervenendo alla trasmissione Dritto e rovescio su Rete 4Ma mostro non è, perché il mostro è l'eccezione della società". Il mostro è "quello che esce dai canoni di quella che è la nostra società", mentre lui è "un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro". La cultura dello stupro è "quell'insieme di azioni che sono volte a limitare la libertà della donna, come controllare un telefono, essere possessivi".

"Non tutti gli uomini sono cattivi, mi viene detto spesso. Sì, è vero – continua la sorella di Giulia – Però in questi casi ci sono sempre uomini, che comunque traggono beneficio da questo tipo di società. Quindi tutti gli uomini devono stare attenti. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere, è un omicidio di Stato perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge". E aggiunge: "Bisogna quindi prevedere l'educazione sessuale e affettiva in maniera da prevenire questi fatti. Bisogna finanziare i centri antiviolenza in modo tale che ci siano risposte".

"Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto e dico questo in senso ideale – dice Elena Cecchettin parlando a chi la ascolta – per far sì che il caso di Giulia sia finalmente l'ultimo, ora serve una sorta di rivoluzione culturale".

Poi la ragazza racconta che quello tra Giulia e Filippo "non era amore" e "lui era ossessivo". E rivela: "Ho scoperto dopo che c'erano stati episodi rilevanti, in questa settimana, ho scoperto che Giulia aveva detto di avere paura. Poi ha minimizzato perché ha sempre voluto difenderlo". Ma chiarisce: "Non colpevolizzo mia sorella per non essersene andata. Pensavo che la cosa peggiore era non sapere più nulla di Giulia. Mi è crollato il mondo addosso, di nuovo. Avevo subito pensato al peggio. Io porterò in alto il nome di Giulia per far sì che tutto questo non sia invano. Giulia non se lo merita".

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