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Educatore di Comunione e Liberazione arrestato per abusi su 14enne: aveva fatto voto di castità e povertà

I fatti risalirebbero ad aprile, durante un raduno spirituale tenuto a Rimini. L’educatore e responsabile provinciale di Reggio Emilia di Gioventù Studentesca “Don Giussani” era anche un insegnante di religione in una scuola superiore del capoluogo.
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È stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minore: avrebbe abusato di una ragazza di 14 anni affidatagli dai genitori. I fatti risalirebbero allo scorso aprile, quando i due si trovavano a Rimini per un ritiro spirituale in preparazione della Pasqua. Il 19 agosto sono scattate le manette per il responsabile provinciale di Reggio Emilia di Gioventù Studentesca "Don Giussani", che fa riferimento a Comunione e Liberazione. L'uomo viveva in città in una delle residenze comunitarie del movimento: aveva fatto voti di castità, povertà e obbedienza. L'educatore 52enne fino allo scorso anno era anche un insegnante di religione in una scuola superiore del capoluogo. L'arresto è avvenuto il giorno prima dell'inizio della 44esima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, in programma dal 20 al 25 agosto 2023.

Le accuse della ragazza

Secondo quanto riportato dall'accusa, l'uomo avrebbe abusato della ragazza più di una volta. I fatti sarebbero accaduti nelle province di Rimini e di Reggio Emilia, sempre in concomitanza di alcuni raduni spirituali. Secondo le dichiarazioni della ragazza, i presunti incontri tra l'educatore e la giovane di 14 anni sarebbero stati molteplici e i due avrebbero avuto rapporti sessuali anche in macchina, all'interno di parcheggi pubblici. L'episodio che ha fatto scattare le manette sarebbe avvenuto ad aprile, in un hotel a Rimini durante un ritiro spirituale in preparazione della festività pasquale.

La denuncia ai Carabinieri e l'arresto

Appena rientrata dal soggiorno, la ragazza ha raccontato ai genitori di aver consumato un rapporto sessuale non protetto. Sono stati proprio il padre e la madre a presentarsi in caserma per sporgere denuncia. I militari dell'Arma hanno avviato un'indagine: i primi ad essere sentiti sono stati proprio la ragazza e i genitori; al vaglio degli inquirenti anche i messaggi che i due sono scambiati in passato. Dall'analisi delle chat è emerso che il 52enne aveva già contattato la ragazza ben prima dell'incontro di aprile, già nel corso dell'inverno.

Il gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri di Rimini. L'uomo è stato arrestato il 19 agosto a Caorle, in provincia di Venezia, dove si trovava a trovare i genitori. Liborio Cataliotti, avvocato del 52enne, ha dichiarato: "Al momento posso solo dire che qualche settimana fa per conto del mio cliente ho presentato alla Procura di Rimini e a quella di Reggio Emilia, secondo le prescrizioni di legge, un'istanza per conoscere se a suo carico vi fossero delle indagini pendenti perché aleggiava questa ipotesi. Poi è arrivata l'ordinanza di custodia cautelare".

In una nota, Comunione e Liberazione ha espresso "dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento. La persona indagata – continua il messaggio – è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di CL già alcune settimane fa non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi".

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