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Edoardo, morto dopo l’allenamento di boxe, lo sfogo del papà: “Omertà sconvolgente dopo 2 mesi”

Il padre di Edoardo Zattin: “È sconvolgente che a distanza di oltre due mesi noi genitori ancora non sappiamo che cosa sia accaduto di preciso a nostro figlio. È altrettanto sconvolgente l’omertà che si è creata in merito alla morte di Edoardo.
A cura di Davide Falcioni
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"È sconvolgente che a distanza di oltre due mesi noi genitori ancora non sappiamo che cosa sia accaduto di preciso a nostro figlio. È altrettanto sconvolgente l’omertà che si è creata in merito alla morte di Edoardo. La nostra speranza è che si faccia chiarezza ed emerga la verità". Sono le parole, durissime, di Enrico Zattin, padre del diciottenne atestino morto dopo un allenamento in palestra a Monselice lo scorso 24 febbraio. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo, ma per il momento non è chiaro cosa sia accaduto nella palestra Iron Dojo Team.

"Quella sera – continua il papà – Edoardo è entrato in palestra vivo ed è uscito in fin di vita a causa di un violentissimo colpo subito al capo, che ha causato la frattura parietale lato sinistro con conseguente emorragia che, nonostante l’intervento chirurgico, ha portato alla morte. Questo è quanto ci hanno riferito i medici dell’ospedale sin dal primo momento, la sera stessa, escludendo patologie o cause naturali".

Secondo i familiari Edoardo era un ragazzo perfettamente sano e in forma: alle 18 e 30 di quel giorno di quasi tre mesi fa ha salutato la mamma prima di recarsi in palestra, dove è arrivato alle 18.50, quando ha inviato un messaggio alla fidanzata con scritto "Sto entrando". Alle 20.18 poi è giunta la chiamata al 118 da parte dei responsabili del centro sportivo per un malore. È in quell’ora e mezza che è accaduto qualcosa. Ma cosa?

L’allenamento di sparring non prevedeva alcun contatto e il suo allenatore Simone Lazzarin ha da subito riferito che il ragazzo non è stato colpito da nessuno. "Edoardo non ha preso colpi durante l’allenamento, eravamo presenti e ce ne saremo accorti". A confermarlo ai carabinieri della stazione di Monselice i due istruttori che li hanno interrogati dopo la morte dello studente. Possibile che nessuno abbia visto niente? Secondo Enrico Zattin si tratta di omertà.

Eppure non ci sono dubbi che Edoardo abbia ricevuto un fortissimo trauma che ha provocato una frattura cranica e un’emorragia venosa con lenta fuoriuscita di sangue, come evidenziato dalla Tac eseguita all’arrivo in Pronto soccorso poco prima delle 23. In più il colpo avrebbe determinato uno spostamento dell’encefalo (lo confermerebbero delle microlesioni nella parte destra della massa encefalica) come emerge dall’autopsia effettuata.

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