Edoardo, morto a 18 anni dopo l’allentamento di boxe: “Emorragia forse dopo colpo alla testa”
Potrebbe essere stata causata da un colpo alla testa, vicino all'orecchio, l'emorragia risultata fatale ad Edoardo Zattin, il 18enne di Este, nel Padovano, morto nei giorni scorsi mentre faceva un allenamento di boxe presso la palestra Move di Monselice. Dunque, non si sarebbe trattato di un malore.
Sarebbe questa al momento l'ipotesi più verosimile, anche se solo l'autopsia, in programma nei prossimi giorni sul corpo del giovane, potrà chiarire le cause di quanto successo. Ma secondo fonti mediche è possibile che si sia trattato di trauma cranico dovuto ad un colpo che avrebbe provocato una rottura tra l’osso temporale e quello parietale, in un punto particolarmente delicato, come riporta Il Gazzettino.
L’impatto avrebbe causato la rottura di un vaso, scatenando poi un’emorragia cerebrale. Sulla vicenda è stata aperta un'indagine della Procura da parte del pubblico ministero Roberto Piccione: per ora non risultano indagati ma i carabinieri hanno deciso di convocare una lista di testimoni per fare chiarezza sulla dinamica dei fatti, dagli altri atleti presenti in palestra al personale sanitario corso sul posto.
Tuttavia, l'allenatore del 18enne, in una intervista al Corriere della Sera, ha affermato che "Edoardo non è stato colpito durante l’allenamento. Ero a pochi passi da lui, se gli fosse arrivato un pugno me ne sarei accorto. Aspettiamo gli esiti dell’autopsia ma credo sia stata una tragica fatalità: forse un problema congenito, o più probabilmente qualcosa che stava covando nel fisico del ragazzo e che è “esploso” in quel momento".
La tragedia si è consumata lo scorso mercoledì sera: Edoardo si era soffiato il naso in un momento di pausa durante un allenamento di pugilato e aveva perso improvvisamente i sensi. Il primo soccorso è arrivato dagli istruttori presenti in quel momento, poi il giovane atleta è stato caricato su un'ambulanza partita dal vicino ospedale di Schiavonia: qui il personale medico, di fronte a un quadro clinico complicato, ha deciso per il trasporto a Padova, dove, ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dopo una operazione d'urgenza per provare a ridurre l'ematoma intracranico, ne è stato dichiarato il decesso venerdì.