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Ecosistema Urbano 2024, la classifica delle città più verdi d’Italia: Reggio Emilia prima, in fondo Catania

Secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2024 curato da Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, resta ampio il divario tra Nord e Sud. Migliorano mobilità, raccolta differenziata e uso di energia rinnovabile negli edifici pubblici, aumenta però il tasso di concentrazione di auto.
A cura di Giovanni Turi
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Piste ciclabili, verde e alberi ogni 100 abitanti tra i parametri del rapporto Ecosistema Urbano 2024
Piste ciclabili, verde e alberi ogni 100 abitanti tra i parametri del rapporto Ecosistema Urbano 2024

Reggio Emilia ai vertici per piste ciclabili, L'Aquila per qualità dell'aria, mentre Belluno si distingue per numeri di alberi ogni 100 abitanti e Isernia per quantitativo di verde totale pro capite. A scattare la fotografia delle città italiane più eco sostenibili è il rapporto Ecosistema Urbano, realizzato da Legambiente e Ambiente Italia, in collaborazione con Il Sole 24 Ore.

Sulla base di un'analisi di 20 parametri di 5 macro aree (aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente), persiste un gap geografico tra Nord e Sud Italia nelle 106 città prese in esame: nelle prime 50 posizioni le uniche realtà urbane del Meridione sono Cosenza (13esima, seconda a livello nazionale per mq di piste ciclabili ogni 100 abitanti), Teramo (20esima), Cagliari (23esima) ed Enna (43esima). Le prime 12 sono tutte del Settentrione, la stragrande maggioranza delle cittadine del Sud vanno dal 66esimo posto in giù.

Risultati su mobilità e rifiuti

Rispetto al 2023, ci sono miglioramenti nel settore mobilità, in cui le città emiliano-romagnole mostrano i muscoli. In particolare nell'estensione delle piste ciclabili, salite a 11,02 metri ogni 100 abitanti a fronte dei 10,69 dell'anno precedente, e delle isole pedonali, passate da 48 a 50,7 metri quadrati ogni 100 abitanti. Diminuiti anche gli incidenti stradali con ripercussioni sulle persone.

Eppure, cresce il tasso medio di auto circolanti – da 66,6 a 67,7 ogni 100 abitanti, record in negativo a Torino -, collocando così il Paese nei gradini più bassi d'Europa. Basti pensare che l'Italia è la nazione europea con la più alta concentrazione di auto: nel 2022 Eurostat ne stimava 684 ogni 1.000 abitanti. Altra nota negativa è l'utilizzo di suolo, in aumento di 7,9 metri quadrati per abitanti dal 2017 al 2022.

Tuttavia, c'è ancora qualche appunto positivo: cresce la raccolta differenziata (Ferrara in testa, seguita da Treviso, Mantova, Belluno e Reggio Emilia) e calano leggermente i rifiuti prodotti nell'arco dell'anno (da 516 a 513 chilogrammi per abitante dal 2022). Inoltre, trova sbocchi, seppur in modo contenuto, l'incidenza dell'energia solare e del fotovoltaico installati su immobili di proprietà comunale.

La classifica area per area

A capeggiare la classifica di Ecosistema Urbano 2024 è Reggio Emilia con un punteggio complessivo che supera 80, premiata soprattutto per le piste ciclabili. Alle spalle ci sono Trento (vincitrice nel 2023, seconda a livello nazionale per metri quadrati pro capite di verde totale) e Parma.

In fondo alla graduatoria, dal 100esimo posto in giù, ci sono Palermo, Napoli, Crotone, Reggio Calabria e, ultima, Catania, penalizzata dal più alto numero di auto (79 ogni 100 abitanti) e la scarsa raccolta differenziata. Nel settore alberi in città ogni 100 abitanti, alla guida c'è Belluno seguita da Modena, Cremona, Trieste e Mantova. Per mq di isole pedonali ogni 100 abitanti, Lucca prima (682,7), Venezia seconda (528,2) e Rimini terza (261,4).

Nei minori consumi idrici domestici, Isernia è la regina con 69 litri per abitante al giorno. Dietro si posizionano Agrigento (88), Palermo (94) e Arezzo (104). Ma nella dispersione idrica a uso civile, industriale e agricolo in testa si trovano Pavia, Milano, Lecce, Monza e Alessandria.

Capitolo consumo di suolo tra il 2017 e il 2022. Le più virtuose sono Latina, Pordenone e Prato. La città toscana, tra l'altro, è seconda tra quelle che lo utilizzano in modo efficiente, insieme a Bologna e Milano. Prima in solitaria c'è Como. Infine, ausilio del solare pubblico: Padova in cima per potenza installata in kW su edifici pubblici ogni 1.000 abitanti, tallonata da Pesaro, Verona, Oristano e Pordenone.

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