video suggerito
video suggerito

Ecco i piccoli piaceri cui gli italiani non rinunciano

Pranzi e cene fuori, takeaway, cioccolatini, caramelle e dolci. Rappresentano i vizi irrinunciabili per gli italiani (ma non solo), secondo lo studio MasterCard Treat Index.
A cura di Biagio Chiariello
48 CONDIVISIONI
Immagine

Più di un italiano su due considera un diritto concedersi qualche piccolo piacere quotidiano, nonostante le incertezze economiche. E' quanto emerge dallo studio di MasterCard, MasterCard Treat Index, che misura le abitudini di spesa dei consumatori in Europa nel 2013. Lo studio è stato effettuato su oltre 12mila consumatori in otto paesi europei e ha evidenziato alcuni punti interessanti: gli italiani spendono in media circa 58, 7 euro in più rispetto alla media europea per gli acquisti personali, concentrandoli nel periodo di Natale (26%), in occasione del compleanno (24%) e durante i saldi invernali (20%). Italiani che sono anche tra coloro che si sentono meno in colpa per essersi concessi un piccolo piacere (12%). Ancora meno i Turchi (7%), i Tedeschi e i Russi (10%). Gli inglesi sono invece quelli che vivono con meno spensieratezza la decisione di concedersi un piccolo regalo: un quarto (25%) confessa addirittura di sentirsi in colpa dopo aver fatto un acquisto. E gli stessi consumatori del Regno Unito sono i più prudenti, con 32 euro per acquisto. A differenza dei Tedeschi, i più spendaccioni, con una spesa media di 72 euro per acquisto.

"Lo studio MasterCard Treat Index ha rilevato che, nonostante il clima economico, per gli Europei è importante concedersi dei piccoli piaceri" commenta Jennifer Palmer, responsabile European Consumer Credit & Charge per MasterCard. "La ricerca ha evidenziato che i piaceri personali sono fondamentali per il nostro benessere -continua Palmer- con oltre un terzo (36%) degli intervistati che afferma che il motivo principale per farsi un regalo è risollevare il morale. Altre ragioni principali sono l'avvicinarsi dei weekend (26%) e i festeggiamenti (24%). Ovviamente, il motivo principale per acquistare regali per gli altri è il desiderio di rallegrare familiari e amici (58%). Pranzi e cene fuori, takeaway, cioccolatini, caramelle e dolci, sono i piccoli piaceri presenti in tutti e 8 i Paesi analizzati, a conferma del fatto che sono proprio gli acquisti più piccoli a influenzare positivamente l'umore. La generazione più giovane è quella che spende di più per i vizi personali: uno su cinque (20%). Le donne spendono di più per i vestiti, borse e scarpe rispetto agli uomini che di solito spendono di più per Dvd, Cd o videogiochi. In Italia, le donne tendono a comprare soprattutto in occasione del loro compleanno (25%), mentre gli uomini sono più generosi a Natale (30%). Inoltre, quando si tratta di comprare un regalo per altri, il 28% delle donne si rivolge alla famiglia, mentre per gli uomini è la compagna il principale destinatario (25%).

La psicologa Linda Papadopoulos commenta: "I risultati evidenziano una spesa eterogena per i piaceri personali nelle diverse nazioni, a causa di intrinseche ragioni culturali ed economiche. Per esempio, ci sono paesi famosi per l'atteggiamento stai calmo e tira avanti o che sono più riservati, come il Regno Unito, che spende molto meno di altri paesi come la Germania dove la gente non si sente altrettanto colpita dalla recessione. Tuttavia, dai risultati del sondaggio risulta chiaro che, indipendentemente da cultura, economia o definizione di piacere personale nelle varie nazioni, non si può sottovalutare l'importanza della sensazione di concedersi gratificazioni, attraverso attività giorni liberi o l'acquisto di qualcosa di nuovo, specialmente nell'attuale clima economico".

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views