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Ecco chi potrà partecipare al concorso per diventare insegnante

Dopo le polemiche e i dubbi che nei giorni scorsi hanno assalito le centinaia di migliaia di studenti e precari, il Miur ha deciso di diffondere un’informativa che chiarisce le procedure concorsuali per i futuri 11mila 892 i docenti. E le critiche già non mancano.
A cura di Biagio Chiariello
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Ecco chi potrà partecipare al concorso per diventare insegnanti

PER LE INFORMAZIONI PIU' AGGIORNATE RINVIAMO AL POST SUL BANDO DI CONCORSO PUBBLICATO IL 25 SETTEMBRE IN GAZZETTA UFFICIALE.

Ieri al Ministero dell'Istruzione c'è stato un incontro sull'atteso concorso pubblico per i futuri insegnanti, il cui bando dovrebbe essere varato il prossimo 24 settembre per la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Un incontro al quale hanno preso parte i tecnici del governo, i ministri e i sindacati. Le modifiche del sistema di assunzione dei nuovi docenti hanno delineato sin dai primi annunci del Ministro Profumo una questione assai controversa, già a partire dal un numero di possibili candidati che si potrebbe aggirare sulle 160mila unità per un totale di 11.892 cattedre scolastiche. Ad accendere le polemiche poi sono stati i requisiti richiesti per partecipare al concorso. Tra dubbi ed incognite, il malcontento ha cominciato a serpeggiare tra i 20mila laureati ammessi a frequentare i famigerati TFA ei precari che hanno pagato e seguito le SSIS.

Per dissipare queste incertezze, il Miur ha fornito alle organizzazioni sindacali l'informativa sulle procedure concorsuali. Innanzitutto, il concorso verrà bandito esclusivamente per i posti disponibili e avrà durata triennale: in altre parole, gli 11.892 posti saranno assegnati nell'arco di un triennio.

Sui i titoli d'ammissione. Oltre agli abilitati, potranno partecipare al concorso per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria anche i candidati che hanno conseguito il diploma di scuola o di istituto magistrale entro l’anno scolastico 2001/2002, che nel '99 non hanno preso parte a quello che è stato l'ultimo concorso per la scuola. Porte aperte anche per i laureati in Scienze della formazione. Per la scuola secondaria potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali). Comunque, per la scuola secondaria i concorsi saranno banditi solo per le classi di concorso per le quali si prevede la disponibilità di posti.

Per quanto riguarda la prova da sostenere, il Ministero riferisce che i quesiti  non avranno carattere disciplinare, ma riguarderanno comprensione del testo, logica, conoscenza lingua straniera comunitaria a scelta fra inglese, francese, tedesco, spagnolo. Lo svolgimento della prova avverrà con modalità informatiche, in aule appositamente attrezzate, ubicate nelle università o nelle scuole.

Altra questione da chiarire è quella riguardante le classi di concorso. Come scrive anche Repubblica, negli ultimi giorni era iniziata a circolare la voce che il Miur avrebbe dato accesso alla procedura concorsuale solo agli abilitati nelle materie scientifiche, a discapito di coloro che hanno scelto un percorso umanistico.
E' falso. L'informativa chiarisce che il concorso coinvolgerà pure i docenti di Italiano, Filosofia, Latino e Greco, tra le altre. Per la scuola media –  qualora ci fossero posti disponili in ambito regionale  –  sarà previsto soltanto per alcune materie, identificate tramite codici meccanografici: A028 (Educazione Artistica), A030 (Ed. Fisica), A033 (Ed. Tecnica), A043 (Ita. Storia, Ed. Civica, Geogr.), A059 (Scienze, Matem., Chim., Fisica), A245 (Francese) e A345 (Inglese). Niente concorso, e possibilità di acciuffare una cattedra, per tutte le altre materie. Stesso discorso alle superiori. Potranno partecipare al concorso soltanto gli abilitati  –  o i laureati  –  nelle seguenti classi di concorso: A017 (Discipline economico-aziendali), A019 (Discipline giuridiche ed economiche), A020 (Discipline meccaniche e tecnologia), A025 (Disegno e storia dell'arte), A029 (Ed. Fisica II grado), A034 (Elettronica), A036 (Filosofia, Psicologia e Scienze dell'educazione), A037 (Filosofia e Storia), A038 (Fisica), A047 (Matematica), A049 (Matem. e Fisica), A050 (Lettere Ist. Istru. Second. di II Grado), A051 (Lettere, Latino  nei licei e ist. magist.), A052 (Lettere, Latino, Greco Liceo classico), A060 (Sc. Natur, Chimica, Fisica), A246 (Francese), A346 (Inglese), C430 (Lab. Edilizia ed Esercitaz. Topografica).

Il primo commento alle scelte del Miur, arriva dalla Cisl e non è positivo:

il quadro che emerge dall'informativa è ben lontano dal soddisfare quelle esigenze di chiarezza che aveva posto come condizione per dare senso e credibilità ad un'operazione importante come quella del riavvio di un canale di reclutamento troppo a lungo inattivo. Il rischio invece è che permanga una situazione estremamente confusa e contraddittoria, destinata ad alimentare tensioni e prevedibile contenzioso”.

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