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Omicidio Giulia Cecchettin

“È terribile, non mi aiuti a vivere”: gli ultimi messaggi di Turetta a Giulia Cecchettin prima dell’omicidio

L’ossessione di Filippo Turetta, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, nelle oltre 200mila interazioni , audio e messaggi, mostrate durante la puntata di ‘Quarto Grado’ di venerdì 10 gennaio.
A cura di Eleonora Panseri
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Filippo Turetta era ossessionato dall'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Un'ossessione che emerge con prepotenza anche nelle oltre 200mila interazioni tra i due giovani registrate dal telefono del 22enne e mostrate durante la puntata di Quarto Grado andata in onda ieri, venerdì 10 gennaio.

Nella sentenza che ha condannato Turetta all'ergastolo per l'omicidio della ragazza non è stata riconosciuta l'aggravante dello stalking. Eppure la stessa vittima si sarebbe accorta che l'ex era diventato opprimente e troppo presente nella sua vita. Anche dopo che lei aveva preso la decisione di lasciarlo, avrebbe subito forti pressioni.

"Anche solo il fatto che hai perso tre giorni solo per guardare le foto da mettere nel mio papiro…hai degli atteggiamenti davvero ossessivi. Sembra non ci sia altro oltre a me", gli aveva detto la ragazza in un messaggio vocale parlando dell'organizzazione della sua festa di laurea, a cui Turetta stava partecipando insieme ad altri amici.

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Cecchettin aveva deciso di lasciarlo il 31 luglio ma ancora a novembre, tre mesi dopo e poco prima del delitto, il 22enne cercava di convincerla a tornare insieme. Giorni e giorni di messaggi e vocali nei quali, con tono strappalacrime, il ragazzo tormentava l'ex fidanzata e la sottoponeva veri e propri interrogatori sulla sua vita senza di lui.

In un audio del 6 novembre le diceva: "Il modo migliore è essere sereni io e te, continuare con le cose positive, farci stare bene a vicenda. E quello ci dà una spinta in più, ci aiuta, ci fa star meglio in tutto e non sentiamo le pesantezze. È terribile che non mi aiuti a vivere, per favore. Ho bisogno del bel rapporto che avevamo noi, per favore".

E ancora: "Minacci di bloccarmi, è la fine della mia vita praticamente. Ma ti rendi conto? A me poi dici: ‘Vai avanti', io non ce la faccio, se mi togli questo per me non c'è più un avanti".

In un altro messaggio il 22enne cercava di farla sentire in colpa, dicendole che non avrebbe mai accettato la fine della storia e chiedendole ancora una possibilità: "Tu sei la persona più importante per me, tu sei la persona a cui appartiene il mio cuore. Io ti terrò sempre per tutta la mia vita. Ti amo tanto, perché non vuoi darmi una possibilità? Avevamo un sacco di cose in piano insieme. Non è giusto".

Nei giorni di novembre che precedono il suo omicidio, la 22enne aveva deciso di non inviargli più il messaggio con cui, quando erano fidanzati, gli dava la buonanotte. "Pippo, ti ho mollato tre mesi fa. È meglio che io dia una spinta alla situazione. – spiegava – A me non fa più bene darti la buonanotte perché lo sento come un peso, non è una cosa di cui ho bisogno".

A quel punto Turetta aveva reagito male e le aveva risposto: "Tu parti dalla buonanotte ma mi stai cancellando proprio, mi stai uccidendo così, mi stai togliendo tutto l'aiuto che mi dai, il sostegno di cui ho bisogno. Voglio sapere cosa ti fa pensare che non ho accettato la cosa, te lo giuro, non so come fartelo capire. Tu lo pensi ancora ma non è così".

Turetta in aula durante il processo.
Turetta in aula durante il processo.

E poi aggiungeva, con tono triste: "Sto tanto male, ma tanto, tanto, tanto, vorrei solo poter parlare un po' con te". Sembra un'altra persona rispetto a quella che all'ex fidanzata, quando stavano ancora insieme, scriveva: "Mi hai ignorato tutta la serata, ca**o. Vaff****lo, dovevi rispondere, ca**o, ai messaggi e alle chiamate. Ti chiamo perché devi rispondere".

Proprio la gelosia e la mania di controllo che Turetta esercitava sulla vita della ragazza l'avrebbero spinta, dopo vari tentativi, a troncare la relazione. Anche se, pure dopo averlo lasciato, Cecchettin provava ad assecondare la richiesta dell'ex fidanzato di condividere tutti i dettagli della sua giornata.

In un vocale lei gli raccontava: "Ho fatto tutta la mattinata la strada da sola, in treno non ho beccato nessuno. Poi però in classe ho chiacchierato un pochino, chiacchierate tranquille". Ma lui non si accontentava di questi pochi dettagli e anche in altri messaggi pretendeva che lei facesse di più

"Quando parli di una persona non ti riferisci a lei dicendo solo che è simpatica, cosa vuol dire che hai chiacchierato ‘il giusto'? Una volta mi raccontavi molto di più. – le diceva il 22enne in un vocale – Dai, sono un curiosone, non posso sapere a chi scrivi di bello? Con chi ti intrattieni così tanto tempo?".

Pochi giorni prima del delitto Cecchettin aveva rivelato all'ex la presenza di un altro ragazzo nella sua vita. I due si stavano "sentendo", come aveva spiegato in un messaggio Whatsapp la 22enne che non voleva continuare a sentirsi obbligata a condividere con Turetta i dettagli privati della sua vita.

Lui però insisteva: "Noi ci siamo sempre raccontati tutto, abbiamo condiviso le cose. Dici che sono "ca**i tuoi", perché fai così?".

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