E’ scomparso Riccardo Di Cataldo, il tredicenne di Quarto Oggiaro
Riccardo Di Cataldo scompare il 3 marzo di quest'anno: la sua è un'esistenza controversa e disagiata, a soli tredici anni nel suo curriculum può già annotare 3 crimini, tutti relativi a furti di motorino. I suoi, che hanno da subito denunciato la sua scomparsa, abitano nel quartiere popolare di Quarto Oggiaro, nella periferia milanese. Un quartiere malfamato in cui i ragazzini smettono presto di andare a scuola e in maniera ugualmente precoce si danno alla micro criminalità.
Stesso iter che ha seguito Riccardo che termina la scuola elementare e decide di non frequentare le medie. Quarto Oggiaro è vivaio di moltissime baby gang: Riccardo faceva parte di una di queste, una di quelle ritenute pericolose nella zona, e insieme agli altri componenti della banda si dava a piccole rapine, soprattutto a danno dei coetanei. Erano finiti persino sui giornali: fotografati con in mano pistole giocattolo in pose da boss consumati. Nel servizio di "Chi l'ha Visto" dedicato alla sua scomparsa i genitori parlano della vita fuori dalle righe di Riccardo ma non possono non ricordare che si tratta di un bambino: a 13 anni Riccardo è alto appena un metro e quaranta centimetri e a Quarto Oggiaro lo chiamano "Pulce".
Ciononostante Riccardo di Cataldo, a seguito di un'indagine della Polizia, viene affidato ad una comunità che si occupa di ragazzi difficili dal Tribunale dei Minori, mentre per il fratello diciassettenne, anch'egli coinvolto nella babygang, è prevista la reclusione nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Riccardo finisce in una comunità di Montoggio, un paesino montano in provincia di Genova: ci entra il primo marzo per scappare soltanto 2 giorni dopo, il 3. In casa Di Cataldo alle 9 di quella mattina squilla il telefono: è un operatore della comunità che avverte che il ragazzino era molto agitato e che sarebbe tornato a Milano in treno; da allora i genitori lo stanno ancora aspettando.
Alcuni ragazzi che l'hanno conosciuto durante quei due giorni dicono che Riccardo sarebbe voluto andare dai suoi amici, e che temeva che i genitori l'averebbero di nuovo affidato ad una comunità. I ragazzi di Quarto Oggiaro però negano qualsiasi contato con il tredicenne, mentre ormai è un mese che di Riccardo non si hanno notizie. Durante questo tempo i genitori hanno sporto denuncia ai Carabinieri che però, a detta loro, non hanno preso seriamente la cosa; i coniugi Di Cataldo, poi, si sono recati due volte presso i servizi sociali ma anche in quelle occasioni non è stato offerto loro conforto. Ci si augura che al più presto le forze dell'Ordine possano fornire informazioni rassicuranti alla famiglia e che Riccardo torni presto a casa.