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“È per il suo bene”, genitori fanno ricorso al Tar e chiedono la bocciatura del figlio alle elementari

Il Tar di Trento ha accolto in via cautelativa il ricorso dei genitori dell’alunno e per ora il piccolo ha iniziato l’anno scolastico in un altro istituto comprensivo trentino. La decisione finale a fine mese.
A cura di Antonio Palma
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Capita purtroppo sempre più spesso in Italia che genitori infuriati si scaglino contro la scuola dei figli per rimproveri e punizioni, arrivando in alcuni casi anche a rivolgersi alla magistratura per difendere la prole. Non capita spesso, invece, di vedere una madre e un padre che, al contrario, si oppongo alla promozione del figlio, chiedendo fermamente che sia bocciato. È accaduto a Trento, dove due genitori di un piccolo alunno che frequenta una scuola elementare della città sono arrivati fino la Tar per vedere bocciato il proprio figlio.

La decisione dei due genitori non è stata impulsiva ma sofferta e ragionata e con lo scopo di aiutare il piccolo. Tutto infatti è nato l’anno precedente quando, a causa di problemi di salute, il bambino ha avuto molte difficoltà a seguire le lezioni. Per i genitori non ha avuto il tempo necessario per stare al passo con gli altri e il nuovo anno risulterebbe per lui quindi molto difficile da sostenere. Da qui la richiesta di non ammetterlo all’anno successivo e di avviare per lui un nuovo percorso scolastico, ritenuto più idoneo alla sua situazione.

La pensano diversamente dalla scuola dove per gli insegnanti, nonostante le difficoltà, l’alunno è comunque riuscito a recuperare i compagni, ottenendo a fine anno una valutazione positiva e la conseguente ammissione alla classe successiva. Da qui è nata una diatriba legale tra genitori e istituto scolastico che è finita in Tribunale.

Come racconta l’Adige, i genitori avevano fatto presente le difficoltà già a fine anno ma la scuola lo ha comunque promosso. I genitori non si sono arresi e hanno tentato di far riconvocare il consiglio di classe ma, di fronte al diniego del dirigente scolastico, mamma e papà dell’alunno si sono rivolti a un avvocato, presentando formale ricorso al Tar. In attesa della decisione in sede collegiale, prevista per fine settembre, il Tribunale amministrativo regionale venerdì scorso ha deciso di accogliere in via cautelativa il ricorso dei genitori.

Il piccolo così ha iniziato l’anno scolastico in un altro istituto comprensivo trentino ma ripetendo l'anno, come voluto dai genitori. “I genitori hanno valutato che ripetere l’anno fosse nell’interesse del figlio, in relazione a una pregressa situazione di disagio vissuta da lui nell’anno precedente” ha spiegato al Correre trentino il legale che segue la famiglia, ricordando che i genitori avevano presentato anche una relazione da parte di una psicoterapeuta a favore della loro richiesta che però la scuola non ha voluto valutare.

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