È morto Roberto Colaninno, aveva 80 anni: da Telecom a Piaggio, fu protagonista dell’economia italiana
È morto Roberto Colaninno. Da Telecom a Piaggio, fu uno dei protagonisti dell'industria e l'economia italiana negli ultimi cinquant'anni. Nato a Mantova nel 1943, aveva da pochi giorni compiuto 80 anni. Dopo una carriera tra Olivetti e Telecom, alla sua scomparsa era presidente di Piaggio e IMMSI, holding controllata dalla sua famiglia. È stato anche membro del consiglio di amministrazione di Alitalia.
L'esordio risale al 1969, con Fiaam, un'azienda mantovana di componenti per auto per cui Colaninno ricopre la carica di amministratore delegato. All'inizio degli anni Ottanta, però, decide di fondare una propria società di componentistica meccanica, che ben presto entrò nell'orbita della Cir (Compagnie Industriali Riunite S.p.A) della famiglia De Benedetti.
Nel 1995 Colannino diventa amministratore delegato della Olivetti, in un momento di profonda crisi dell'azienda. Decide di puntare sulle telecomunicazioni e qualche anno più tardi lancia una opa, un'offerta pubblica di acquisto, su Telecom Italia: è una delle più grandi operazioni finanziarie in Italia e tra le più importanti anche a livello globale. Ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato.
Si dimette nel 2001, per frizioni con l'azionista Bell sulla vendita a Pirelli. Quando lascia quell'anno l'indebitamento del sistema Olivetti-Telecom, che aveva permesso la scalata alla fine degli anni Novanta, è di circa 38 miliardi di euro. L'anno seguente, nel 2002, l'imprenditore acquisisce IMMSI, una società legata alla galassia Telecom, che trasforma in una holding di partecipazioni industriali. E nel 2003, attraverso questa, acquisisce Piaggio, risanando l'azienda e portandola a essere il primo produttore europeo di veicoli a due e tre ruote.