È morto Nedo Fiano, testimone della Shoah e tra gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz
All’età di 95 anni è morto a Milano Nedo Fiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz. Fiano era il padre del deputato del Pd Emanuele. “Mi piange il cuore. Ha avuto la forza di raccontare l'orrore a intere generazioni. Un esempio di vita per tutti noi. Un abbraccio a Emanuele Fiano e alla famiglia dalla comunità ebraica di Roma”, commenta la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “Da oggi il mondo è più povero”, commenta il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Fiano è stato un grande e instancabile testimone della Shoah. A Milano ha ricevuto l’Ambrogino d’oro nel 2008 per il suo impegno nel diffondere la sua testimonianza e far conoscere a tutti quanto avvenuto nei campi di concentramento. Nato a Firenze, Fiano è stato uno scrittore. Fu deportato ad Auschwitz nel 1944, all’età di 18 anni, dopo essere arrestato mentre passeggiava a Firenze. Fu l'unico sopravvissuto della sua famiglia. A ricordarlo anche Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane: “La scomparsa di Nedo Fiano lascia un vuoto profondo. Ricordo un testimone ma anche un uomo straordinario, amante della vita nonostante la terribile esperienza vissuta nel lager. Il 20enne Nedo fu l'unico della sua famiglia a fare ritorno. Con la disperazione negli occhi, ma anche la voglia di costruire e ricostruire insieme all'amata Rina, la compagna di scuola ritrovata e insieme alla quale avrebbe messo al mondo tre figli – Enzo, Andrea ed Emanuele – cui tutti ci stringiamo con affetto in questo momento di immenso dolore. La sua lucida testimonianza, il suo incrollabile impegno civile e di Memoria, resteranno un segno indelebile nelle generazioni. Sia il suo ricordo di benedizione”.
Il figlio Emanuele Fiano, deputato Pd, piange la scomparsa del padre: “Papà ci ha lasciati. Ci rimarranno per sempre le sue parole e il suo insegnamento, il suo ottimismo e la sua voglia di vivere. Non avrò mai io la forza che ebbe lui e che lo fece risalire dall'abisso, ma da lui ho imparato che per le battaglie di vita e contro ogni odio bisogna combattere sempre. Questo ci ha insegnato la memoria che lui ha contribuito a diffondere. Sia lieve a papà la terra che lo accoglie e sempre su di noi la sua mano ci protegga”.