E’ morto l’operaio della Saras per intossicazione: indetto uno sciopero di 8 ore
E' successo intorno alle 20 di ieri, durante i lavori di manutenzione: tre operai sono rimasti coinvolti in un incidente nella raffineria della Saras a Sarroch, in provincia di Cagliari. Un getto di idrogeno solforato ha investito Pierpaolo Pulvirenti, il quale è purtroppo deceduto questa mattina, poco prima dell'alba. In condizioni gravi, a causa dell'intossicazione, anche Gabriele Serrano, mentre il terzo operaio, Luigi Catania, si è ferito cadendo dalla scala, nel tentativo di aiutare i due colleghi.
L'incidente è avvenuto nell'impianto in fermata Dea, utilizzato per il lavaggio dell'ossido di zolfo. I due operai della Star Service di Catania, una ditta d'appalto esterna, quando hanno aperto il cunicolo, che li avrebbe poi condotti nella torre, sono stati investiti dal gas.
Pierpaolo Pulvirenti, è stato condotto nel Reparto di Rianimazione dell'ospedale SS. Trinità di Cagliari: l'intossicazione gli ha causato un arresto cardiaco e , alle prime ore di questa mattina, è purtroppo deceduto. L'altro operaio, che era con lui, Gabriele Serrano (23 anni) è tuttora in gravi condizioni nell'ospedale Brotzu di Cagliari. Luigi Catania, il terzo operaio che li accompagnava, è caduto fratturandosi una gamba, nel tentativo di prestare loro soccorso.
Alessandro Pili, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. L'inchiesta ora è passata al sostituto procuratore Emanuele Secci, che si è occupato già della Saras, quando nel 2009 Bruno Muntoni, Daniele Melis e Pierluigi Solinas morirono a causa dell'esalazioni respirate durante la pulizia di una cisterna.
Questa mattina è stato indetto uno sciopero di otto ore dagli operai, appena saputo della notizia del decesso. Enzo Costa, il segretario generale della Cgil sarda, ha dichiarato:
Le otto ore di sciopero hanno il significato della ribellione di fronte a uno stabilimento che ha dimostrato altre volte, anche sul piano dell’inquinamento, di non avere troppo rispetto per il territorio e per chi vive e lavora lì.
Dello stesso avviso Vincenzo Scudiere, segretario confederale nazionale della Cgil:
Il ripetersi di questi incidenti mette in evidenza i gravi ritardi sul versante delle azioni da compiere per la prevenzione e il controllo degli appalti nei siti confinati. La Cgil si stringe al dolore della famiglia, condivide la scelta delle otto ore di sciopero degli operai della Saras e chiede al Ministro l'emanazione immediata del decreto legge sui siti confinati, le cui linee sono già state condivise e concordate nella Commissione consultiva su salute e sicurezza.