È morto “Faccia da mostro”, il misterioso 007 dei servizi segreti italiani
È deceduto a causa di un infarto Giovanni Aiello, ex agente di polizia noto con il soprannome di “Faccia da mostro”. L'uomo ha avuto un malore mentre si trovava sulla spiaggia di Monte Paone, in Calabria, mentre cercava di portare a riva la propria barca.
Aiello è stato sempre associato ai servizi segreti italiani, ed era stato “riconosciuto” per la prima volta in Tribunale da Vincenzo Agostino, padre del poliziotto Antonino, ucciso nell’agosto del 1989 in circostanze mai del tutto chiarite. Aiello era stato riconosciuto proprio a causa della ferita che gli deturpa la guancia e che è alla base del suo soprannome. Da anni viveva in Calabria.
Come vi abbiamo raccontato in questo nostro ritratto, "Giovanni Pantalone Aiello è nato a Montaura, in provincia di Catanzaro, il 3 febbraio del 1946 e si è arruolato in Polizia il 28 dicembre del 1964; congedato il 12 maggio del 1977 risultò residente in caserma (la Lungaro di Palermo) fino al 1981, è separato e ha una figlia che insegna in una Università della California. Oggi ufficialmente risulta essere un pescatore, con un reddito dichiarato di 22 mila euro all'anno anche se in una perquisizione gli hanno sequestrato qualcosa come un 700.000 mila euro investiti in diversi titoli. Della ferita sul volto Aiello racconta di essersela procurata durante uno scontro a fuoco in Sardegna per un'operazione di liberazione di un ostaggio; il suo foglio matricolare in realtà è un po' meno epico e racconta di "un colpo partito accidentalmente dal suo fucile il 25 luglio 1967 a Nuoro".
L’operato di Aiello per i servizi segreti è sempre stato avvolto dal mistero, fino all’indagine della procura di Reggio Calabria che, solo qualche settimana fa, lo aveva indagato per “induzione a rendere dichiarazioni false all’autorità giudiziaria”, nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti di alcuni attentati compiuti ai danni dei carabinieri.