E la miss al Processo Ruby dichiara: “Non avevo ben capito chi fosse Berlusconi”
Torna in aula a Milano il processo Ruby Bis, il filone che vede indagati per favoreggiamento della prostituzione Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. E come sempre le testimonianze fanno discutere. Oggi è stata sentita Chiara Danese, una delle due ex miss piemontesi che si sono costituite parte civile nel procedimento (tanto per essere chiari, è la giovane che insieme ad Ambra Battilana assistette alla serata ad Arcore in cui protagonista fu la statuetta di Priapo). La ex miss ha voluto ribadire ancora una volta di non aver nulla a che fare con le notti del Bunga Bunga e con quanto avveniva in generale nelle residenze di Berlusconi. Anzi, sembra che la Danese non sapeva neanche chi fosse l'ex premier all'epoca dei fatti discussi al Tribunale di Milano:
Quando mi dissero che andavamo ad una festa ad Arcore non mi aspettavo nulla… non sapevo neanche che Silvio Berlusconi fosse il proprietario di Mediaset e che in qualche modo Emilio Fede fosse un suo dipendente. In particolare «non ho mai pensato, e non l'ho pensato allora, che un politico potesse avere a che fare con il mondo dello spettacolo, quindi potesse essermi di aiuto»
Chiara Danese ha poi ricordato i particolari della serata del 22 agosto, l'unica in cui la giovane fu ospite del Cavaliere. Ha ribadito che, sostanzialmente, la sua presenza a Villa San Martino fu "al buio", dal momento che nessuno le disse dove stessero andando. Solo un accenno da parte di Daniele Salemi, agente dello spettacolo e vicino a Lele Mora, che affermò: «andiamo a festeggiare in un locale dove ti aiuteranno a superare il concorso di Miss Italia». Ad invitarla, in realtà, quella sera fu Emilio Fede che «dopo quella sera non ho più visto nè sentito», sottolinea la ragazza, anche perché «ho capito che io con quel mondo non c'entravo nulla».
Dopo la testimonianza della miss, è stato il turno di Serena Facchinieri, l'ex ragazza del marito di Ruby Rubacuori, Luca Risso. A proposito di quanto detto al giudice dalla ragazza, va fatta una premessa. Risso, nel corso di un interrogatorio dell'attuale compagna (avvenuto a Milano nell'ottobre del 2010) inviò dei messaggini all'allora fidanzata, la Facchineri appunto, scrivendole che si trovava in mezzo ad un «interrogatorio allucinante», che «siamo solo a gennaio 2010 e in mezzo ci sono pezzi da 90». Soprattutto Risso parlò di «scene hard». Oggi la Facchineri ha collegato quegli sms ai presunti rapporti sessuali tra la marocchina e l'ex Presidente del Consiglio. Proprio su quelle «scene hard», che rinforzerebbero la testimonianza di Imane Fadil sulle foto osé tra Berlusconi e Ruby, il giudice ha preteso alla ragazza di fare chiarezza. E la teste ha risposto secca: «si riferiva a Silvio Berlusconi con Ruby… era quello che stava sentendo in quel momento». E ancora: a chi si riferiva il suo ex fidanzato, chiede ancora l'accusa, quando parla di «emissario di Lui»? Pronta la risposta: «a Silvio Berlusconi».