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“È l’8 marzo, vai a fare la prostituta”, arbitra 18enne insultata dalla madre di un giocatore di basket

Gli insulti piovuti dagli spalti all’indirizzo dell’arbitra 18enne Alice Fornasier della sezione di Padova mentre nel weekend scorso dirigeva una partita di Basket Regionale nel Trevigiano. Insulti sessisti ancora più assurdi perché pronunciati nel giorno della festa delle donne e da un’altra donna che si è scoperto essere la madre di uno dei giocatori in campo.
A cura di Antonio Palma
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È l'8 marzo, cosa ci fai qui. Vai a fare la prostituta” sono solo alcuni degli insulti piovuti dagli spalti all’indirizzo dell’arbitra 18enne Alice Fornasier della sezione di Padova mentre nel weekend scorso dirigeva una partita di Basket Regionale nel Trevigiano. Insulti sessisti pesanti e ancora più assurdi perché pronunciati nel giorno della festa delle donne e da un’altra donna che si è scoperto essere la madre di uno dei giocatori in campo.

L’episodio si è consumato sabato scorso 8 marzo nel palazzetto dello sport di Motta di Livenza, in provincia di Treviso, dove si disputava una partita di pallacanestro della Divisione Regionale 1 nel Trevigiano. Insulti ripetuti che hanno spinto la giovanissima direttrice di gara a sospendere la gara e far uscire le squadre dal parquet.

Un momento di tensione fortissimo che ha colpito nel profondo l’adolescente direttrice di gara che è scoppiata in lacrime uscendo dal campo. La giovane ha comunque raccolto le forze e ha deciso poi di far uscire di nuovo tutti per proseguire l’incontro, ottenendo il sostegno di giocatori e dirigenti. La partita di Basket è poi ripresa una ventina di minuti più tardi e si è conclusa con la vittoria della squadra locale sugli avversari di Feltre.

“Se un giovane arbitro donna viene fatta segno di insulti sessisti da parte di un’altra donna, significa che dobbiamo prendere atto con sconcerto che ci sono situazioni nelle quali non esiste più nemmeno la vergogna” ha dichiarato il governatore del Veneto, Luca Zaia, aggiungendo: “Si vergogni invece chi ha profferito quelle offese e sia orgogliosa di sé stessa la giovane arbitra alla quale va tutta la mia solidarietà. Quanto alla colpevole degli insulti, per lei mi auguro il Daspo”.

La donna è stata identificata e contro di lei potrebbe esserci dei provvedimenti come già accaduto in passato. Per un episodio analogo un mese fa a Rimini, quando una giocatrice 19enne fu insulta con epiteti razzisti dagli spalti,  fu emesso un provvedimento di Daspo.

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