È giallo sulla morte di Denny, precipitato dal quarto piano. Gli amici: “Picchiato e spinto giù”
Sono in corso le indagini sulla morte di Denny Magina, il ragazzo di 29 anni precipitato dal quarto pianodi uno stabile di via Giordano Bruno a Livorno nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Al momento l'ipotesi principale sembra essere quella di un gesto volontario, gli inquirenti hanno infatti fatto sapere, pur mantenendo il massimo riserbo sulle indagini, che al momento “non vi è alcuna indagine aperta per omicidio”.
Un’ipotesi, quest'ultima, che sembra sia stata esclusa dagli inquirenti i quali, in attesa dei responsi dell’autopsia, stanno “procedendo con gli accertamenti per chiarire le cause di una morte che potrebbe essere accidentale o determinata da un gesto volontario”. L’appartamento dal quale Denny è caduto nel cortile è sotto sequestro e in questo senso saranno fondamentali i rilievi per capire cosa sia accaduto quella notte. Gli amici del 29enne escludono il gesto volontario e sostengono invece che "la sua morte non sia la conseguenza di un gesto disperato" e che "qualcuno lo abbia spinto già da quella finestra al quarto piano".
Intanto quest'oggi nella stessa strada in cui è stato ritrovato il corpo del giovane è comparso uno striscione che recita: “Denny sempre con noi, che giustizia sia fatta”. Mentre un camper è stato incendiato nel quartiere a seguito dell'esplosione di una bomba carta e non si esclude che possa essere collegato a quanto accaduto lunedì notte. Su Facebook è stato anche aperto il gruppo “Giustizia per Denny”.