È giallo sulla morte del nuotatore Mattia Dall’Aglio, la procura indaga per omicidio colposo
La procura di Modena ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo per la morte del nuotatore 24enne Mattia Dall'Aglio, trovato improvvisamente privo di vita nella palestra modenese in cui era solito allenarsi. Gli inquirenti hanno inoltre disposto l'autopsia, che sarà effettuata giovedì, esame che contribuirà a chiarire con certezza le cause che hanno portato il nuotatore al decesso. Mattia Dall'Aglio è morto domenica pomeriggio, mentre si trovava in palestra da solo. Secondo quanto si apprende da alcune testimonianza, il ragazzo non aveva mai accusato malori e non risultava avere alcuna patologia in atto. Stando a indiscrezioni, ci sarebbero "uno o più indagati" dalla procura di Modena nel fascicolo aperto per omicidio colposo, che riceveranno i relativi avvisi di garanzia.
La procura indaga anche sul "luogo dove è successo il fatto. Quella che viene chiamata palestra ma non lo è, perché deve avere autorizzazioni di varia natura. Non è una palestra ma una stanza attrezzata alla buona, con appunto macchine da palestra. Questa stanza attrezzata a sala macchine, priva di docce e aria condizionata, era in uso a un numero limitato di persone che a accedevano con una chiave detenuta dal bar. Noi stiamo lavorando su una situazione complessa, dobbiamo accertare una serie di circostanze non solo dal punto di vista autoptico. La stanza adibita a palestra pare che sia dei vigili del fuoco, data in uso ad associazioni volontarie sportive che gestiscono questi luoghi. Un fatto comune e diffuso".
"Mattia stava bene. Non fumava, non beveva. Domenica pomeriggio abbiamo pranzato insieme: era in forma, come al solito. Poi alle 14.30 è andato a Modena. Non stava sollevando pesi. Stava facendo estensioni. Non è caduto, lo hanno trovato sdraiato a terra senza tracce di sangue intorno. A vederlo per primo è stato un vigile del fuoco. ‘Mattia – gli ha detto – stai dormendo?’. A volte succede che in quella saletta dopo un esercizio i ragazzi rimangano sdraiati a terra per riprendere il fiato. Invece…", ha raccontato il padre del giovane nuotatore al Resto Del Carlino. "L’hanno trovato lontano dalle attrezzature, con la schiena appoggiata al pavimento e le mani stese in avanti. Il responsabile del gruppo sportivo, Mirco Merighi, mi ha spiegato che quella di Mattia era la classica posizione di chi fa esercizio per stirare i muscoli. Alle 19 siamo stati chiamati e siamo corsi là. Mattia era da solo, nella saletta. In quella attigua ci sono sempre giovani che fanno esercizi, poi c’è la piscina. C’è sempre via vai. Eppure nessuno lo ha visto in difficoltà. Non sappiamo al momento neppure quanto tempo sia passato da quando è morto al ritrovamento", ha proseguito il padre di Mattia. "Aveva terminato venti giorni fa tutti gli esami della laurea in Economia e marketing internazionale, a Modena. Si sarebbe laureato in autunno. Faceva l’imprenditore in due aziende. Un anno fa aveva provato a fare le prove per le Olimpiadi, ma i tempi non erano stati sufficienti. Così aveva deciso di impegnarsi a fondo nello studio e nelle imprese".
"Negli ultimi giorni non aveva lamentato alcun malessere. Era affetto da anemia mediterranea, ma non può essere collegata a quanto gli è successo. Un paio di mesi fa era stato operato al naso a Modena: quando faceva le elementari lo aveva sbattuto contro il banco a scuola e la cartilagine stava sporgendo troppo. Ma non aveva problemi di respirazione. Prima si era sottoposto a tutti gli esami, anche cardiologici, che non avevano rilevato anomalie. È stata una morte inaspettata. Attendiamo una risposta dall’autopsia, se sarà disposta. Forse non ha retto il cuore, chissà", ha concluso il padre del ventiquattrenne.