Saman Abbas identificata da un’anomalia ai denti: sul corpo ritrovato a Novellara c’è una frattura al collo
Appartiene a Saman Abbas il cadavere ritrovato a Novellara. La conferma arriva dagli esami effettuati sui resti rinvenuti in un casolare abbandonato lo sorso 18 novembre. Fondamentale in questo senso un'anomalia dentaria che ha permesso il riconoscimento.
Lo spiega l'avvocato Barbara Iannuccelli che rappresenta l'associazione Penelope nella vicenda della giovane pakistana uccisa nell'aprile dello scorso anno per essersi opposta a un matrimonio combinato dalla sua famiglia. “È stata identificata da un'anomalia dentaria, grazie a foto e video”, spiega l'avvocato Iannucelli. L'esame autoptico avrebbe inoltre evidenziato la presenza di una frattura nella parte anteriore del collo, cosa che avvalorerebbe l'ipotesi di strangolamento.
“L'osso ioide è fratturato nella parte sinistra – le parole della legale – e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem”. L'associazione Penelope si è costituita parte civile nel processo che inizierà il prossimo febbraio e che vede imputati cinque familiari di Saman, i genitori Shabbar e Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq. Tutti devono rispondere delle accuse di sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.
La madre Nazia è l'unica latitante che si presume sia ancora nascosta in Pakistan. Il padre Shabbar invece è stato arrestato ed è in attesa di estradizione, anche le ultime udienze sono state di volta in volta rimandate. La prossima udienza è prevista per il 10 gennaio, quando mancherà circa un mese all’inizio del processo, in Italia, ma appare sempre più improbabile che l'uomo, considerato il mandante dell'omicidio della figlia Saman, possa essere a Reggio Emilia per l’inizio del procedimento.
“La dottoressa Cristina Cattaneo da questa anomalia dentaria ha proceduto all'identificazione di Saman attraverso la comparazione con video e foto della stessa”, continua Iannuccelli. Si procederà ora alla nomina di ulteriori consulenti: un tossicologo e un genetista per condurre altre analisi e capire se sul corpo della 18enne ci siano tracce di altri Dna.