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“È assolutamente vietato camminare sul lago ghiacciato” a Sestola, bambini ci vanno con lo slittino

Il Lago della Ninfa è ghiacciato e c’è chi, pericolosamente, ci gioca sopra nel comune di Sestola, in provincia di Modena. L’ira del sindaco. “Nonostante i controlli, appena la pattuglia se ne va tutti ritornano sul ghiaccio”. La Gev: “È necessaria un’ordinanza di divieto”.
A cura di Biagio Chiariello
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"È assolutamente vietato camminare sul lago ghiacciato". Sono ben visibili i cartelli sul Lago della Ninfa, lungo le pendici del Monte Cimone, nel comune di Sestola, in provincia di Modena. Eppure questo weekend sono state tantissime le persone che hanno sfidato la sorte, camminando, correndo o addirittura pattinando sulla superficie ghiacciata, come si vede anche nel video postato dalla pagina social ‘Emilia Romagna Meteo'. Tra loro molti bambini. Addirittura qualcun ci è andato con bob e slittini, allontanandosi anche dalla riva.

È stato necessario l'intervento del vice sindaco Marco Bonucchi che ha invitato tutti a uscire, facendo presente il pericolo che stavano correndo. Il ghiaccio potrebbe, infatti, rompersi all’improvviso e finire nell’acqua gelida potrebbe anche risultare fatale. "Alcuni sono usciti – riferisce Bonucchi – e altri hanno continuato a fare quello che facevano non curanti di quanto avevo loro detto".

Anche il sindaco del comune dell’Appennino Fabio Magnani fa appello al buon senso di tutti: "Possiamo anche intensificare il numero di controlli, ma se appena la pattuglia se ne va tutti ritornano sul ghiaccio siamo al punto di partenza. Tutti gli inverni la segnaletica viene rinnovata e ricollocata".

Le Gev, le Guardie ecologiche volontarie di Sestola, sono molto presenti in zona in questo periodo. "Abbiamo visto più volte ragazzi e anche adulti sul ghiaccio del Lago. Non si rendono conto che è pericolosissimo, che è cosa da non fare nel modo più assoluto – dice Giancarlo Morelli, responsabile delle Gev sestolesi, come riporta Il Resto del Carlino -. Se qualcuno finisce sotto al ghiaccio non sarebbe possibile soccorrerlo. Noi non possiamo fare altro che avvertire del pericolo".

Anche il suo collega volontario Gev, Gianluigi Galli, è stato più volte testimone di quanto avviene sul ghiaccio del Lago. "È necessaria un’ordinanza di divieto emessa dal sindaco che autorizzi anche le forze dell’ordine e le Gev a elevare sanzioni amministrative. I termini dell’ordinanza dovranno essere scritti sui cartelli di divieto. Dopo alcuni verbali questa storia dovrebbe finire. Ora siamo inascoltati".

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