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È arrivato il trapianto di midollo per Elisa, la piccola malata di leucemia a 3 anni

La bimba, la cui storia aveva fatto scattare una massiccia mobilitazione online, ha finalmente potuto ricevere un nuovo midollo da un donatore compatibile.
A cura di Antonio Palma
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Dopo mesi di appelli, mobilitazioni, speranze e anche qualche delusione, è finalmente arrivato il trapianto di midollo per la Piccola Elisa, la bimba di tre anni affetta da leucemia infantile e in cerca di un donatore la cui storia aveva avviato una massiccia mobilitazione online. Ad annunciare la lieta notizia sono stati i suoi genitori,  Fabio e Sabina, che dal profilo facebook creato appositamente per la vicenda, non hanno nascosto la loro gioia per il risultato raggiunto. "Il momento tanto atteso è arrivato, la piccola Elisa ha fatto il trapianto, il suo angelo sconosciuto le ha donato il midollo", recita il messaggio della pagina "Salviamo Elisa".

"Quella sacca, per la nostra piccola, prelevata tramite aferesi, dal sangue periferico, che sembrava solo un sogno fino a poco tempo fa, è arrivata", prosegue il post.  La notizia ovviamente è stata divulgata solo a conclusione della complessa operazione che è perfettamente riuscita. Ora però bisognerà sperare ancora che per Elisa tutto vada nel verso giusto nel periodo post operatorio. "In attesa, in punta di piedi, incrociamo le dita preghiamo e continuiamo a tifare per la nostra amata ‘Gufetta', che mantiene sorriso e vivacità, mentre il nuovo midollino inizia a lavorare" hanno aggiunto dalla pagina Facebook, ricordando che Elisa dovrà rimanere in camera sterile a lungo e soltanto dopo circa 100 giorni si potranno fare le prime valutazioni sugli esiti.

Fabio e Sabina hanno scelto di vivere tutto il delicato momento della scoperta del donatore compatibile e del  trapianto in silenzio e senza clamore per poter stare il più possibile fisicamente e mentalmente alla piccola Elisa. "La preparazione al trapianto l'infusione e il post-trapianto sono il punto di ripartenza, si tratta di protocolli complessi e molto delicati, gli effetti non sono scontati e nemmeno immediati" hanno avvertito infatti dal gruppo, fiduciosi  che tutto si risolva per il meglio.

La storia della piccola Elisa

Quando nell'estate scorsa il padre Fabio ha deciso di rivolgersi ai social e in particolare a Facebook per lanciare un appello e trovare un donatore compatibile per Elisa affetta la leucemia mielomonocitica infantile, sembrava l'ultima speranza. Le possibilità di trovare un donatore adatto infatti erano di una su 100mila, ma quella scelta però si è rivelata fondamentale per la figlia ma anche per tante altre persone che avevano bisogno di un trapianto di midollo. L'appello e la creazione di una pagina Facebook apposita, infatti, ha scatenato una mobilitazione di massa per la donazione, chiamando a raccolta decine di miglia di potenziali donatori messi in marcia dal tam tam social. Per salvare la vita della bimba si sono mossi calciatori, personaggi dello spettacolo ma soprattutto tanta gente comune e infine per Elisa è arrivato "il suo angelo sconosciuto". L'impegno per la donazione però prosegue con la pagina che raccoglie le iniziative e fornisce  tutte le informazioni necessarie e i contatti a cui rivolgersi se si vuole effettuare il test.

Il calvario della bimba era iniziato un anno e mezzo prima degli appelli social quando improvvisamente Elisa ha iniziato ad accusare alcuni strani sintomi a cui però nemmeno i medici inizialmente hanno saputo dare risposta. Solo dopo svariate visite, nel maggio  2017, è arrivata infine la grave diagnosi . Elisa è stata così trasferita per le cure a Roma, all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù,  dove è rimasta  ricoverata per lungo tempo, facendo anche una cura sperimentale approvata dal sistema sanitario in attesa sempre del trapianto.

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