Duplice omicidio Roma, la mamma della piccola non ricorda niente (VIDEO)
Ha ricordi confusi Lia, l’unica superstite della rapina e dell’omicidio di Torpignattara. Nelle prime ore successive alla vicenda la 26enne cinese aveva parlato dei rapinatori etichettandoli come delle belve e ricostruendo, almeno sommariamente, ciò che era avvenuto la sera del 4 gennaio a Roma. Il marito, Zhou Zheng di 31 anni e la loro bambina Joy di appena pochi mesi sono stati uccisi dalla furia di due killer che ancora non hanno un volto. Lia è rimasta ferita ed è stata trovata, disperata, con la piccola in braccio. Ora però non fa altro che continuare a chiedere, in ospedale, di poter vedere la sua bambina.
“L’unica cosa che voglio è uscire da qui per vedere la mia bambina che si è fatta male”, sono queste le parole disperate che ripete continuamente Lia dal suo letto dell’ospedale San Giovanni di Roma, parole riferite dal vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, che ha portato alla donna la sua visita.
Duplice omicidio di Roma: le parole del vicesindaco Sveva Belviso
Lia, la madre della bimba, non ricorda niente
Il vicesindaco ha riferito che Lia è calma e sedata e che non sa nulla in quanto il trauma che ha subito è fortissimo e le porta a negare l’accaduto. I suoi ricordi si fermano a quando ha visto il marito in ginocchio e la piccola caduta.
Lutto cittadino nel giorno dei funerali della vittima
Mentre l’ambasciata cinese a Roma si è detta “scioccata e sgomenta per la tragedia” e ha condannato i killer per “la loro atrocità e la violenza disumana”, Roma Capitale ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie dei due cinesi. Il sindaco della città, Gianni Alemanno, ha dichiarato di non poter sopportare ulteriormente episodi del genere in quanto la pazienza di Roma e dei romani è ormai finita. Nell’ultimo anno sono 35 le persone che sono state uccise a Roma in ben 12 agguati, l’emergenza sicurezza della Capitale inizia a farsi sempre più seria.
Sull’episodio è intervenuto anche il Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri che al termine della riunione al Viminale dedicata all’omicidio di Torpignattara si è espressa con queste parole, assicurando la presenza dello Stato: “L’uccisione di una bambina di pochi mesi e del suo papà avvenuta sotto il portone di casa è un fatto che crea sgomento e che non può lasciare indifferenti. Ma lo Stato è presente e lo dimostrerà. Dobbiamo dare un segnale di grande attenzione alla comunità ma anche restituirle serenità”.