Duplice femminicidio a Naro: fermato un 24enne. È lo stesso che ha chiamato il 118 dopo il delitto
C'è una svolta nelle indagini sul duplice omicidio di Naro, in Sicilia. La Procura ha fermato un 24enne romeno che si è avvalso della facoltà di non rispondere al pm Elettra Consoli e all'aggiunto Salvatore Vella; in serata sarà accompagnato in carcere a Agrigento. Assieme a lui anche un altro uomo è stato condotto dai carabinieri in caserma per essere interrogato.
Stando a quanto emerge, per l'omicidio di Delia Zarniscu, in via Vinci, la chiamata sarebbe stata fatta proprio dal ventiquattrenne dal telefono della vittima al 118. I due sospettati, pare, vivessero nello stesso stabile della 57enne.
L'altra vittima si chiamava Maria Rus, 58 anni, il cui corpo è stato trovato carbonizzato a pochissima distanza. Entrambe le donne erano di nazionalità romena, come il 24enne fermato, si conoscevano e avrebbero avuto le stesse frequentazioni.
La Zarniscu, che sarebbe sposata con un uomo di Naro così come la figlia dell'altra vittima, è stata rinvenuta in un lago di sangue. Evidenti i segni di colluttazione così come chiare le ferite da arma da taglio.
Secondo gli inquirenti Delia è stata uccisa nella sua abitazione, dove probabilmente le due vittime e i loro assassini stavano festeggiando. Secondo il medico legale, i fatti sono avvenuti fra le 2:30 e le 3:30. Poi la violenza si è accanita su Maria, al piano terra di vicolo Avenia, a 200 metri di distanza sempre nel quartiere di Sant'Erasmo dove vive la comunità romena di Naro.
"Mio marito mi ha detto che mia madre era stata uccisa – ha detto la figlia Marcela Russ -. Io non sono riuscita a entrare, ho visto dalla finestra mia madre carbonizzata e mi sono sentita male. Non aveva litigato con nessuno, neanche sapevo che conoscesse l'altra donna uccisa"